di Paola Iandolo
E' il quarto anno che, i figli Romina e Francesco insieme alle sorelle del padre, nel giorno della scomparsa di Mimì Manzo portano un fiore nella cappella dell'Annunziata a Prata Principato Ultra, luogo nel quale l’ex muratore venne avvistato per l'ultima volta prima di sparire per sempre. La scomparsa di Manzo è ancora avvolta nel mistero e il giallo è tutt’ora senza una soluzione. Da quattro lunghi anni attendono una svolta nelle indagini. Nonostante l'annuncio del procuratore Domenico Airoma - fatto solo un mese fa - che a breve ci sarebbero state degli sviluppi, la vicenda è ancora avvolta nel mistero. Il figlio Francesco aspetta delle risposte dagli inquireinti "se si ferma la legge è finita, siamo falliti, non vi fermate vogliamo delle risposte. Aiutateci". E' l'appello che ha lanciato Francesco Manzo, figlio dell'ex muratore in pensione. " Mia sorella pur se indagata non ha alcuna responsabilità in questa vicenda e voglio dirlo a tutti".
La scomparsa
Di Mimì Manzo si sono perse definitivamente le tracce la sera dell’8 gennaio del 2021 intorno alle 22,10 nei pressi dell’incrocio tra la stazione ferroviaria dismessa e la Basilica dell’Annunziata. Il muratore in pensione era uscito di casa dopo aver avuto una violenta discussione con sua figlia Romina (iscritta nel registro degli indagati per sequestro di persona), per andarsi a fumare una sigaretta. Dalle telecamere di videosorveglianza visionate nel corso delle indagini dagli inquirenti, si vede Mimì che viene fatto salire con l’inganno su di un’auto per essere condotto chissà dove.
Gli appelli degli inquirenti
Il caso Manzo è stato caratterizzato da troppa omertà. A sostenerlo sia il procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma, che il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Luigi Bramati. Entrambi, in tempi diversi, hanno messo in evidenza che i giovani coinvolti nel giallo di Prata Principato Ultra non avrebbero detto tutta la verità, non facilitando neanche le indagini per far luce sulla scomparsa del muratore in pensione.
Gli indagati
Al momento sono quattro gli indagati: sua figlia Romina, difesa dall’avvocato Federica Renna, un suo amico Alfonso Russo accusato di favoreggiamento e false dichiarazioni, difeso dall’avvocato Palmira Nigro e Dario Cierzo, la sua ex fidanzata Loredana Scannelli accusata di favoreggiamento e false dichiarazioni, la madre di quest’ultima, Pasqualina Lepore accusata di favoreggiamento, entrambe difese dall’avvocato Rolando Iorio.