Incidenti stradali: in un anno ad Avellino 526 sinistri e 21 morti

I dati elaborati dall'Aci: tra le cause principali al primo posto c'è la velocità

incidenti stradali in un anno ad avellino 526 sinistri e 21 morti
Avellino.  

Sono stati 526 gli incidenti stradali registrati nella città di Avellino e nella provincia nel 2023 con 21 morti e 788 feriti. L'anno precedente (2022) registrava 466 incidenti, 13 morti e 689 feriti. 

Solo nel comune di Avellino gli incidenti registrati nel 2023 sono stati 130 con 3 morti e 188 feriti. Questi i dati elaborati dall'Aci.

La maggior parte dei sinistri stradali si è verificata sulle strade urbane, su rettilinei e curve. Tra le cause principali al primo posto c'è la velocità, poi il mancato rispetto dei segnali, la guida distratta e il mancato rispetto della distanza di sicurezza. 

Gli incidenti si sono verificati maggiormente nella fascia oraria che va dalle 10 alle 13 (159 sinistri) e dalle 14 alle 17 (117 sinistri). Segue dalle 18 alle 20 (84 sinistri), dalle 6 alle 8 (84 sinistri). La restante parte nelle altre ore del giornata.

La fascia d'età principalmente coinvolta nei sinistri stradali con feriti (conducenti, passeggeri e pedoni), è stata quella compresa tra i 30 e 54 anni registrando 310 feriti.

Segue quella compresa tra i 18 e 29 anni con 188 feriti e quella tra i 55 e 64 anni con 106 feriti. Gli ultrasessantenni rimasti feriti sono stati 91. Mentre i feriti fino a 13 anni sono stati 35 e per quelli giovani di età compresa tra i 14 e 17 anni sono stati 41. 

Il numero più alto dei morti è stato registrato nella fascia d'età degli ultrasessantenni. 

La quota più importante dei veicoli coinvolti nei sinistri stradali è rappresentata delle auto, seguite dai motocicli.

“Analizzando i dati dell'incidentalità del 2023, è evidente che siamo ancora ben lontani dagli obiettivi previsti e auspicati di drastica riduzione dell’incidentalità - afferma Stefano Lombardi, presidente dell'Automobile Club Avellino - bisogna ancor più fare leva sulla prevenzione e innalzare i livelli di sicurezza”.

“Serve - aggiunge Lombardi - una maggiore formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada, migliore gestione della circolazione e più controlli”.