Lo chiamano il laghetto della cava di gesso e il suo colore limpido turchese è ben visibile dall'alto e in modo particolare da un punto panoramico della piana di Camporeale. E' collocato tra contrada Trave e Tesoro ad Ariano Irpino, in un'area privata a ridosso di una cava di gesso dismessa.
Un invaso strategico che potrebbe essere valorizzato dalla regione Campania attraverso un progetto di irrigazione importante di cui si parla da anni, anche per la preziosità che riveste la fauna e la flora dello stesso lago.
Negli ultimi tempi si era affacciata la malaugurata ipotesi di riempirlo di materiali provenienti dal cantiere della stazione Hirpinia, sembrerebbe scongiurata. Sarebbe stato un disastro se si considera che oggi questo laghetto, insidiosissimo per la balneazione risulta essere invece davvero un'ancora di salvezza per il patrimonio boschivo in fiamme nella vicina valle del Cervaro. E qui che si riforniscono aerei ed elicotteri per raggiungere i vari versanti interessati dagli incendi. Nella zona si contano almeno due invasi importanti, di cui uno di dimensioni più piccole.
Sono giorni di super e incessante lavoro per i vigili del fuoco allo stremo delle forze da giorni in tutte le sedi irpine da Avellino ai vari distaccamenti, un lavoro incessante che non conosce orari e pause e per gli addetti al servizio antincendio sotto il coordinamento della sala operativa della protezione civile Campania diretta da Claudia Campobasso.
L'ultimo devastante da ieri sera nel canalone della frana più grande d'Europa a Montaguto e prima ancora sul ponte Pacifico. Decine di lanci dal pomeriggio di oggi alla presenza del Dos della regione Campania, vigili del fuoco, volontari e sindaco per salvare il salvabile, in quest'area oltraggiata dai piromani. E non è l'unica purtroppo.