Corruzione in atti giudiziari, Taormina si difende: "Mai fatto da tramite"

L'avvocato respinge le accuse mosse nei suoi confronti dal pm di Napoli, Woodcock

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

"Non ho mai fatto da tramite per alcun accordo". L'avvocato Carlo Taormina iscritto dal pubblico ministero della Dda di Napoli, Henry Jhon Woodcock nel registro degli indagati insieme a D. M (inizialmente testimone nel processo aste Ok e G.F), respinge le accuse e precisa: "ho visto la signora D. M., una sola volta perchè dovevo sentirla nel processo e poi non l'ho mai più vista. L'ho incontrata solo nel luglio 2021 per il processo, come potevo proporle dei soldi se non la trattavo? Sono certo che questa vicenda si risolverà presto e verrà dimostrata la mia estraneità. Io non rispondo di ciò che fa, il mio assistito Gianluca Formisano".

Le accuse mosse nei sui confronti

Si sarebbe dato da fare per far cambiare versione ad una testimone, Daniela Marra, anche lei indagata, che in aula, ascoltata il 30 settembre e 28 ottobre 2022 nel processo Aste Ok (chiuso con l’ordinanza di remissione degli atti alla Dda per una nuova imputazione) aveva ritrattato quanto dichiarato ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino. Tutto sarebbe emerso da un decreto di perquisizione del primo luglio scorso. Secondo l’ipotesi di accusa della Procura Antimafia a fare da tramite per “una promessa di denaro” da parte di Formisano alla Marra sarebbe stato proprio Taormina. Per questo il professore Taormina è indagato per concorso in calunnia, falsa testimonianza, corruzione in atti giudiziari con l’aggravante di “aver commesso i fatti al fine di agevolare un’associazione camorristica.Tutto ha preso il via dalle accuse false mosse nei confronti dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino (archiviate dal gip del tribunale di Avellino) nel processo Aste Ok.