Salma dimenticata in obitorio ad Ariano: scatta la gara di solidarietà

Intanto c'è chi si mobilita per assicurare ad Ernest una degna sepoltura

Una tiste storia di solitudine e abbandono

Ariano Irpino.  

Resta ancora dimenticata in una cella frigorifero dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino, la salma di Ernest, il 30enne nigeriano ritrovato cadavere all'interno di una galleria a Pianerottolo, lungo la tratta ferroviaria Benevento-Foggia. 

E' in moto la macchina della solidarietà

Da Sturno, come comunicato da Renata Cipriano, c'è già l'impresa di onoranze funebri Grella pronta ad offrire la sua disponibilità per donare una bara e tutto ciò che dovesse servire per il rito funebre, il comune di Ariano, attraverso il presidente del consiglio Luca Orsogna dal canto suo ha avuto una serie di contatti per venire a capo di questo dramma. Generoso Maraia è in contatto con l'ambasciata a Roma e gli organi inquirenti per ricostruire la vicenda e avviare tutti i passaggi necessari che possano portare ad una degna sepoltura.  A sollecitare un doveroso intervento del Comune per assicurare al giovane Ernest una sobria cerimonia religiosa, anche nella cappella del cimitero, e una degna sepoltura quando la magistratura avrà terminato gli accertamenti in corso, è stato l'ex assessore Antonio Ninfadoro. "Una comunità solidale lo è sempre, come tratto continuo e imprescindibile, e soprottutto lo è con tutti." E poi sono in tanti a voler contribuire anche da fuori. Non resta che attendere le decisioni della magistratura.

Hub diffuso di innovazione sociale "Alda  Merini" attraverso Francesco Santosuosso esprime cordoglio per la morte silenziosa del giovane ragazzo nigeriano Ernest e intende mettere  a disposizione i servizi di mediazione culturale con la famiglia in Nigeria oltre che ad attivarsi per assicurare una degna sepoltura e il rito religioso.

Il dolore dall'altra parte del mondo

Cordoglio e vicinanza ai familiari in Nigeria, da parte di Babacar Gassama mediatore culturale al Sai (Sistema accoglienza integrazione) di Lacedonia. "Ernest no è solo nel suo dramma. Con l'aiuto di tutti, faremo in modo che questa triste storia possa concludere nel migliore dei modi. Un dramma sconvolgente ha concluso Joseph Ayina. Non possiamo restare in silenzio. E' un essere umano che non può essere lasciato solo. E' un obbligo morale per tutti noi, adoperarci."