di Paola Iandolo
Clan Pagnozzi fissati gli interrogatori. Vnerdì mattina inizieranno gli interrogatori di garanzia per i 14 indagati sottoposti alle misure cautelari in carcere. Dovranno comparire davanti al Gip del Tribunale di Napoli, Ivana Salvatore per fornire la loro versione dei fatti.
L'esecuzione delle misure
Le misure cautelari in carcere hanno riguardato Luigi Bisesto, detto “Bacco” classe 62 di Sant’Agata dei Goti, Francesco Buono detto “Ci”, classe 92 di Airola, Raffaele Cesare, classe 74, di Dugenta, Fiore Clemente, classe 58, San Martino Valle Caudina, Rinaldo Clemente, detto “Rina’” classe 82 di San Martino Valle Caudina, Alessandro Massaro, classe 84 di Airola, Biagio Massaro, classe 83 di Airola, già detenuto presso il carcere di Secondigliano, Pasquale Massaro, classe 98, già detenuto presso il carcere di Secondigliano, Francesco Pio Morzillo, classe 2001 di Moiano, Pietrantonio Morzillo, classe 77 di Moiano, già detenuto presso il carcere di Secondigliano, Domenico Nuzzo Piscitelli, classe 72 di Santa Maria a Vico, Vittorio Saturnino, detto “Capabianca”, classe 56 di Sant’Agata dei Goti, Luca Truocchio, classe 2000 di Moiano, già detenuto presso il carcere di Napoli Poggioreale, Umberto Vitagliano, detto “o geometra” classe 64 di San Martino Valle Caudina. Tutti rispondono a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso (con l’esclusione dell’aggravante del sesto comma) e per lo più nella qualità di partecipi al sodalizio, estorsione e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di hashish, marijuana, cocaina e crack.
Le minacce
“Gli amici ti stanno aspettando, prima di Natale vedi che devi fare altrimenti salti in aria”. Alcune delle intercettazioni a carico dei 14 indagati captate dagli inquirenti durante le indagini che hanno consentito di infliggere un nuovo duro colpo al clan Pagnozzi. Contestati diversi episodi estorsivi. Un assalto al cantiere di una ditta a Dugenta il 30 luglio del 2018 da due soggetti a bordo di una motocicletta, che avevano intimato di allontanarsi dal cantiere ai sei operai presenti “se no spariamo a tutti”. L’impresa stava realizzando le opere per la ferrovia. Oppure la bomba fatta esplodere il 29 agosto 2018 ai danni di un imprenditore che stava realizzando interventi per tre milioni di euro a Moiano alla rete fognaria. Altra vicenda estorsiva in cui compare anche Fiore Clemente è quella ad una impresa casertana impegnata a Moiano. Altro ordigno quello esploso sulla Statale Appia, nel territorio di Santa Maria a Vico, contro un negozio in allestimento. Gli avvocati impegnati nella difesa dei 14 indagati sono Teresa Meccariello, Ettore Marcarelli, Pierluigi Pugliese, Vittorio Fucci, Danilo Riccio, Valeria Verrusio.