Sempre più adolescenti consumano alcol. I dati parlano chiaro e restituiscono un quadro impietoso. Spunta il fenomeno del binge drinking o “abbuffate alcoliche” che si caratterizza per l'assunzione rapida di un numero elevato di unità alcoliche, in un lasso di tempo molto breve (spesso meno di 15 minuti). “I giovani consumano alcol per raggiungere più rapidamente l'effetto psicotropo desiderato, risparmiando anche sui costi. Tuttavia, l'impatto sulla salute è devastante”. Spiega il dottore Eduardo Ponticiello, primario del reparto di Pediatria dell'Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino e già responsabile dell'unità operativa centro antiveleni pediatrico dell'Ospedale Santobono di Napoli. “Quello che preoccupa è l'abbassamento dell'età dei ragazzini interessati da intossicazioni acute da alcol – spiega l'esperto -. I cosiddetti casi di bambini ubriachi che, fino a qualche tempo fa, erano rarissimi, iniziano a vedersi tra i reparti pediatrici anche della nostra regione. Gli effetti in fase di sviluppo dell'utilizzo di alcol, è bene saperlo, è devastante”.
Bere alcol in fase di sviluppo è devastante
L’intossicazione acuta da alcol (Acute Alcohol Intoxication – AAI l'acronimo) è un problema che interessa particolarmente i soggetti giovani, rappresentando la prima causa prevenibile di malattia in questa popolazione. Il fenomeno del “binge drinking” spopola tra i giovanissimi con conseguenze non solo a livello epatico ma anche neurologico, cardiologico e metabolico fino al coma etilico.
L'intossicazione da alcol
“L'intossicazione acuta da alcol etilico negli adolescenti è un problema crescente in molte società. I dati statistici possono variare da paese a paese e nel tempo, ma alcuni trend comuni possono essere osservati – continua Ponticiello -”.
In molte nazioni, è stato osservato un aumento del consumo di alcol tra gli adolescenti. Secondo le statistiche, una percentuale significativa di adolescenti ha riportato di aver consumato alcol almeno una volta nella vita, con un numero crescente di ragazzi che sperimentano il binge drinking.
I dati
“In Europa si stima che l’80% degli adolescenti tra i 15 e i 16 anni faccia un uso abituale di alcol; in Italia la percentuale di adolescenti della stessa fascia d’età è dell’84%, inoltre il 45% di questi ha iniziato il consumo alcolico a 13 anni o prima -. spiega l'esperto -. La dipendenza da alcol sembra interessare soprattutto il sesso maschile (12,4%) rispetto a quello femminile (4,9%). Nonostante questa differenza, si calcola che l’uso di alcolici nella popolazione femminile tra i 15 e i 24 anni sia aumentato negli ultimi 30 anni del 103%. Il tasso di incidenza è del 4,6% nella fascia d’età compresa tra i 12 e i 17 anni, raggiungendo l’8,5% dai 18 anni in poi. Nella maggior parte dei soggetti che sviluppano il Disturbo da abuso da alcol dopo i 30 anni, è possibile rintracciare l’esordio con la prima intossicazione tipicamente nella prima adolescenza. Dai risultati pubblicati dall’ultimo rapporto ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), si evince una lieve riduzione del nucleo di adolescenti che consuma alcol ma una preoccupante modifica della modalità di consumo, definito come binge drinking.
Studi hanno mostrato che il binge drinking è comune tra gli adolescenti. Negli Stati Uniti, ad esempio, circa il 20% degli adolescenti ha riferito di aver partecipato a episodi di binge drinking nel mese precedente”.
La prevenzione
Prevedibili e gravi le conseguenze sanitarie. L'intossicazione acuta da alcol negli adolescenti può portare a una serie di conseguenze immediate, tra cui incidenti stradali, aggressioni, comportamenti sessuali a rischio e avvelenamento da alcol, che può richiedere il ricovero in ospedale. “La ricerca indica che l'età in cui gli adolescenti iniziano a bere alcol è diminuita negli ultimi anni. Molti adolescenti iniziano a bere già tra i 12 e i 14 anni – continua Ponticiello -. In alcuni casi episodi simili si associano al consumo anche di altre sostanze psicotrope, con effetti oltremodo dannosi”. Esperti e medici sono al lavoro per individuare e mettere in atto strategie efficaci.
Ponticiello: serve prevenzione per evitare abusi
“Per affrontare il problema dell'intossicazione acuta da alcol negli adolescenti – spiega Ponticiello – è necessario portare avanti programmi educativi nelle scuole, mettere in campo campagne di sensibilizzazione e politiche di restrizione della vendita di alcol”. L'intossicazione acuta da alcol etilico nei bambini e negli adolescenti è una condizione seria .
“I sintomi possono includere confusione, vomito, difficoltà respiratorie, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, coma o persino morte. È importante sottolineare che i bambini e gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili agli effetti tossici dell'alcol, poiché il loro corpo e il loro cervello sono ancora in fase di sviluppo”.