Tufo, assolto il fratello del vicesindaco in carica

Decaduta l'accusa di truffa aggravata in danno del Comune per l'assegnazione di un alloggio

tufo assolto il fratello del vicesindaco in carica
Tufo.  

di Paola Iandolo

Assolto con la formula piena "il fatto non sussiste" G.F. residente a Tufo e fratello dell’attuale vicesindaco del comune irpino. Ad emettere la sentenza di assoluzione con la formula piena il giudice Scarlato del tribunale di Avellino che ha ritenuto insussistenti le accuse di truffa aggravata ai danni del Comune per G.F. (difeso dall'avvocato Gaetano Aufiero) dopo sei anni di processo.

Le accuse

 L'accusa si fondava sul presunto mancato adeguamento del suo status di assegnatario di un alloggio popolare. Inizialmente, una persona aveva segnalato che Fabrizio non aveva comunicato al sindaco il cambiamento della situazione patrimoniale di sua moglie che aveva ereditato un deposito agricolo.  Tuttavia, nel corso dell'istruttoria dibattimentale è emerso che non sussisteva alcun obbligo per gli assegnatari di alloggi popolari a comunicare eventuali variazioni patrimoniale. Inoltre, la situazione era complicata dal fatto che l'immobile in questione, di proprietà della moglie, era originariamente un deposito agricolo che stava subendo una modifica nella sua destinazione d'uso. La difesa ha evidenziato che l'accusa era infondata in primo luogo perchè la legge regionale non imponeva l'obbligo di comunicare tali variazioni, e l'immobile ereditato non era idoneo per essere utilizzato come abitazione. Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna a 2 anni e 2 mesi. Ma il tribunale di Avellino lo ha mandato assolto.