Clan Partenio, bagarre in aula: scontro tra pubblica accusa e difese

Rigettate le richieste del pubblico ministero e delle difese di acquisire nuovi mezzi di prove

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Clan Partenio, scontro in aula. Non sono mancati momenti di tensione tra il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Simona Rossi e le difese degli imputati, finiti a processo per il loro presunto coinvolgimento nel sodalizio criminale operativo in Irpinia. Ed ancora il pm della Dda ha chiesto al tribunale di Avellino, in composizione collegiale di acquisire nuovi mezzi di prova e di ascoltare in aula, come teste, la persona offesa Gennaro Pascale, ex socio dell’attuale sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano (indagato in procedimento connesso insieme a Nicola Galdieri (ristretto a Tolmezzo), a Renato Freda (ai domiciliari) e Armando Aprile (ristretto a Vibo Valentia) - con le accuse di estorsione aggravata dal metodo mafioso e turbativa d’asta nei confronti del suo ex socio. Al centro dell’inchiesta l’aggiudicazione all’incanto dell’ex ristorante “O Pagliarone”.

Le decisioni

Dopo oltre un’ora di camera di consiglio, il tribunale in composizione collegiale ha rigettato questa richiesta, dunque non verrà ascoltato Gennaro Pascale. Il tribunale ha ammesso le richieste di prove documentali e solo la trascrizione di un’intercettazione che non era confluita nel fascicolo dibattimentale ed è stato conferito subito l’incarico al perito Cira D’Ardia per la trascrizione di una conversazione, ritenuta importante e riguardante il passaggio di alcuni documenti.  Si torna in aula il 9 maggio prossimo.