Violenza in famiglia a Summonte, nuove accuse per il padre orco

Oltre alla violenza sessuale il 56enne è accusato anche di maltrattamenti

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Summonte.  

Nuovi guai per il padre orco, ora è accusato anche di maltrattamenti in famiglia. Il pubblico ministero D’Onofrio ha chiuso un nuovo fascicolo d’indagine. Dopo aver rimediato una condanna a 13 anni di reclusione per violenza sessuale emessa dal tribunale di Avellino in primo grado, ora il 56enne di Summonte è accusato di maltrattamenti in quanto dalle dichiarazioni della figlia 13enne sarebbero emersi nuovi agghiaccianti particolari. L’uomo è accusato di non essersi mai preso cura della figlia nel corso degli anni. Figlia che aveva anche problemi di salute e spesso le maestre erano costrette a sistemarla e pulirla, per rendere il suo aspetto presentabile. Le accuse sono emerse nonostante i familiari abbiano fornito agli inquirenti versioni completamenti differenti per coprire il comportamento del padre-orco. Ma le denunce delle insegnanti della 13enne e i racconti della minorenne hanno portato alla luce lo stato d’incuria in versava la ragazzina.

Drammatica storia familiare 

La storia venne scoperta dai carabinieri della stazione di Ospedaletto D’Alpinolo nel marzo del 2020. La bambina in preda alla disperazione si recò davanti al comune e si strappò i vestiti di dosso. Furono allertati i servizi socialianche dalle insegnanti. La minore nel mese di ottobre del 2019 fu presa in carico e venne affidata ad una casa protetta assistita da sociologi e psicologi. L’uomo venne arrestato a fine novembre 2020.