Spaccio di cocaina ad Avellino, gli indagati: abbiamo spacciato per necessità

Interrogati dal gip del tribunale di Avellino hanno ammesso le loro colpe

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Avellino.  

Hanno ammesso le loro colpe, senza titubare nemmeno un attimo.  Questa mattina sono cominciati gli interrogatori nel carcere di Avellino. In particolare, per la sorella del dj (principale indagato) e per il suo fidanzato. Entrambi, nel corso dell'interrogatorio (affiancati dal loro avvocato Gerardo Santamaria), hanno sostanzialmente ammesso di aver ceduto sostanza stupefacente a decine di clienti. Hanno anche spiegato il motivo al gip. La donna, ha dichiarato di aver spacciato in un periodo limitato perché stava attraversando un periodo difficile della sua vita. Lo avrebbe fatto per necessità.

Ad ottobre 2020, fu già arrestata per gli stessi motivi. A seguito di quell'arresto, la donna ha trascorso un periodo di detenzione domiciliare. Anche in questo caso, ha ammesso gli errori del passato e quelli attuali. Gli interrogatori vanno avanti, si attende, ora, l’interrogatorio del fratello, che dovrebbe tenersi nella giornata di domani. E’ lui il principale indagato nell’inchiesta svolta dalla Procura di Avellino e dalla polizia. Un’indagine che avrebbe fatto emergere uno spaccato avellinese tutt’altro che perbene. Tra gli assuntori di cocaina e quindi acquirenti, ci sono numerosi professionisti e persone insospettabili.