Era finito tra gli impresentabili perché la procura lo aveva accusato di abuso d’ufficio, concussione e impedire esercizio di voto. Oggi a circa dieci anni dall’inchiesta, Sergio Nappi, ex consigliere regionale è stato assolto perché il fatto non sussiste. Il dispositivo di sentenza è stato depositato ieri dalla seconda sezione penale del Tribunale di Avellino. Il collegio era presieduto dal dottore Luigi Buono a latere Lorenzo Corona e Giulio Argenio.
In ragione del procedimento, l'allora consigliere regionale, difeso dall'avvocato Annibale Schettino, era finito nell'elenco degli impresentabili, stilato e reso pubblico dalla Commissione parlamentare antimafia nel 2015, alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del parlamentino di Santa Lucia. L’ex consigliere regionale si era candidato con la lista Caldoro per ottenere un secondo mandato.
«La mia faccia e il mio nome - commenta Nappi - sono stati sbattuti sulle prime pagine dei quotidiani locali e nazionali e dei telegiornali di tutta Italia, come se fossi un malfattore. Tale esposizione mediatica mi ha arrecato un danno di immagine che mi è costato non solo in termini di consensi mancati, ma anche e soprattutto sul versante della mia vita privata e professionale”. “Spero - chiude Nappi - che il legislatore riveda il meccanismo non poco singolare e certamente ingiusto che ha portato me e non solo me ad essere esposto al pubblico ludibrio come impresentabile prima che venga pronunciata una sentenza di condanna”.