Ruba un’auto a Vico Equense (Na), viene individuato e arrestato: rimesso in libertà dal riesame. Un 53enne avellinese era finito ai domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico,sulla scorta di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, su richiesta della procura oplontina, con l’accusa di concorso in furto aggravato dall’esposizione a pubblica fede di un’autovettura.
Il tribunale del riesame accogliendo il ricorso presentato dal suo difensore, l’avvocato Angelo Polcaro, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con l’obbligo di firma. Stando alle indagini, l’indagato, originario di Altavilla Irpina, ma da anni residente nel capoluogo, in concorso con un 46enne napoletano, aveva rubato un’autovettura di proprietà di una signora. Dopo la denuncia da parte della proprietaria della vettura, erano partite le indagini dei militari della locale stazione, che avevano acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza in uso alla polizia municipale della nota località turistica, situata nella penisola sorrentina.
Le telecamere avevano immortalato i due che, approfittando della circostanza che la macchina fosse aperta, si erano impossessati dell’auto e con essa erano fuggiti. Di qui gli arresti domiciliari a carico dei due uomini, uno dei quali, come detto, ora destinatario di una misura meno afflittiva disposta dal riesame, che ha valorizzato, così come chiesto dalla difesa, il contegno di mera connivenza del 53enne, che si era infilato nel veicolo rubato dal complice napoletano, solo successivamente all’impossessamento della vettura.