Il Riesame ha bocciato l'istanza di dissequestro della cava di Mugnano del Cardinale chiusa a metà luglio. Dopo un'ispezione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) di Avellino. Per gli investigatori, che hanno eseguito il sopralluogo, l’attività estrattiva avvenivasenza autorizzazioni e su area sottoposta a vincolo paesaggistico/ambientale ed inclusa in S.I.C. (Sito d’Importanza Comunitaria), con l’ausilio di diversi mezzi meccanici e di un impianto di frantumazione. Per i cinque indagati, assistiti fra gli altri dall'avvocato Annibale Schettino, non sarebbe stata realizzata l'attività estrattiva contestata. E i rifiuti accumulati sarebbero provenienti da una seconda cava. I carabinieri avevano infatti anche sequestrato oltre 3mila metri cubi di residui, in larga parte pietre, già lavorate. I militari avevano anche sequestrato alcuni mezzi e dei generatori di corrente.