«Un gesto vile, legato sicuramente alla mia professione. E' palese che ciò che mi è accaduto riguarda il lavoro che ho svolto sino a due anni fa e che mi ha portato ad indagare sulla criminalità organizzata». Ad affermarlo è Roberto Baccichet, commissario di nucleo speciale di polizia, oggi in pensione, vittima giovedì notte di un'intimidazione. Ignoti hanno piazzato sul terrazzo della sua abitazione, a Pago del Vallo di Lauro, una bomba carta che, esplodendo, ha distrutto le vetrate dell'abitazione. Un vile attentato sul quale indaga ora la Questura di Avellino, che si è attivata in tutti i modi per tutelare il poliziotto in pensione e la sua famiglia.
Baccichet ha commentato l'accaduto in un'intervista resa al Mattino. «Dietro quanto è accaduto c'è la criminalità organizzata – spiega l'ispettore – che mi ha colpito per ragioni che ignoro. In quarant'anni di servizio, dei quali 37 in prima linea occupando ruoli anche nell'antiterrorismo, non ho mai avuto incidenti di percorso. Non ho mai subito minacce. Neanche quando mi sono occupato dei clan nel Vallo di Lauro» Ho sempre cercato di preservare la serenità persino di chi stavo perseguendo, perché questo è il modo di intendere la giustizia. Altro che minacce. Non ne ho mai ricevuta una, anzi ho ricevuto persino gli apprezzamenti di chi arrestavo».