Avellino il dolore dei Francescani, padre Angelo: Addio al Papa della semplicità

Fedeli riuniti in preghiera in Irpinia. Il vescovo Aiello chiama tutti al Duomo per giovedì sera

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Avellino.  

Il 13 marzo 2013 il mondo ha assistito a un evento storico: l'elezione del primo Papa proveniente dalle Americhe, un gesuita argentino dal cuore umile e dal forte impegno sociale. Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires da una famiglia di emigranti piemontesi, è divenuto il 266esimo vescovo di Roma, scegliendo il nome Francesco in onore del Santo di Assisi. La comunità francescana di Avellino, come i fedeli e prelati di tutto il mondo prega per Papa Francesco il papa semplice, degli ultimi. Anche nella chiesa di Santa Maria delle Grazie c'è una foto di Papa Francesco sull'Altare, che da ieri è meta di tanti fedeli e innamorati del Papa globale, sempre rimasto uomo del popolo.

Un pontificato rivoluzionario

" L'elezione a Sommo Pontefice il 13 marzo 2013 ha segnato una svolta epocale per la Chiesa cattolica. Papa Francesco ha portato con sé un messaggio di semplicità e misericordia - ricorda Padre Angelo della chiesa di Santa Maria delle Grazie ad Avellino -, sottolineando l'importanza di una Chiesa vicina agli ultimi". Il suo stile pastorale si è distinto per la rinuncia ai segni di potere: ha prediletto l'abito bianco senza mozzetta, evitato residenze lussuose e invitato la Chiesa a essere "in uscita", vicina alla gente e alle periferie esistenziali.  "Siamo scossi, ma il fatto che il suo trapasso sia avvenuto nei giorni della Resurrezione ci rende sereni - spiega Padre Angelo -. Nel suo papato, Bergoglio ha affrontato tante battaglie. E' stato un pastore vero. E' stato un Papa che ha amato tutti gli uomini, ogni uomo. Ho avuto la fortuna di poter partecipare ad una liturgia con il Papa, ebbi la fortuna di poterlo salutare. Ricorderò per sempre il suo sguardo che si posava su di me. Una emozione unica che porterò per sempre nel mio cuore".