Giornata nazionale vittime del lavoro: monito dell'Anml da Avellino

Confronto sui dati relativi al fenomeno infortunistico e su cosa è necessario fare per la sicurezza

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In campo le massime autorità locali in materia per confrontarsi sui dati relativi al fenomeno infortunistico e su cosa è necessario fare per una maggiore sicurezza sul lavoro...

Avellino.  

Si è celebrata in Irpinia la 74ª giornata nazionale per le vittime degli Incidenti sul Lavoro istituzionalizzata nel 1998 su richiesta dell'associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. In campo le massime autorità locali in materia per confrontarsi sui dati relativi al fenomeno infortunistico e su cosa è necessario fare per una maggiore sicurezza sul lavoro.

Durante la cerimonia civile sono stati consegnati i brevetti e i distintivi d’onore agli invalidi del lavoro da parte della direzione Inail regionale. L’evento principale, quest’anno, si è svolto con il patrocinio di Roma capitale, nella sala Giulio Cesare in Campidoglio.

“Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul paese, ad oggi la
sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità - dichiara ilprresidente Anml di Avellino Carmine Iannece e questa manifestazione è stata l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno concreto per il futuro, al fine di arginare morti e infortuni sul lavoro che viene regolata da una normativa che risale al 1965 e che per questo deve essere assolutamente rivista, per evitare che rimangano indietro intere famiglie che si ritrovano ad affrontare disabilità, dolore e difficoltà economiche all’indomani di un infortunio o per una malattia professionale.

Le notizie di cronaca sono sempre più numerose perché si è finalmente compreso che non si tratta di casualità o di eventi ineluttabili, ma piuttosto di una mancanza di rispetto delle normative e della sottovalutazione del rischio in un ambito in cui è la crisi economica ad incidere e a spingere a non investire in prevenzione o a trascurare la formazione".