Continuiamo a seguire le spericolate gesta di Barbara Politi, la superpagata assessore al brand del Comune di Avellino. L'influencer, uscita dal cappello del sindaco Gianluca Festa non si sa perché, non si sa come, non si sa a quale scopo, salta da un pizza all'ananas a una serata di orecchiette: pubblicità che solo i social possono rifilare. Salvo poi salire sul carro avellinese per sfruttare l'onda sanremese con Big Mama o per mostrarsi sul palco a capodanno con Venditti, in piazza ad Avellino.
Barbara Politi è apparsa in città nel gennaio del 2023. Ha scavallato un anno e non si ha memoria di uno, ma uno solo dei risultati che ha portato a casa, tranne autopromuoversi, una volta come conduttrice del Gambero rosso, un'altra come portavoce della sua regione, un'altra ancora come vestale di tal Molino. Se essere assessore al brand significa produrre post, storie o reel, beh lasciamo un po' a desiderare. Politi più che fare promozione se la prende, a giudicare dalle pubblicazioni per la città. La sua best practice è l'aperitivo al tramonto in spiaggia, una delle tante di Avellino. Disponibili ai piedi della montagna di Montevergine, madonna cui tutti vorremmo rivolgerci per avere illuminato e sciolto l'arcano: a cosa serve avere in giunta questa ragazza alla modica cifra di 70mila euro all'anno, euro più euro meno.
Il rovello, ovviamente in sedicesimo, è un parallelo: il sottosegretario Sgarbi è stato costretto alle dimissioni perché faceva pubblicità incassando soldi, cosa incompatibile con il suo ruolo istituzionale. Ora proporsi come promoter di orecchiette, molini, Puglia mon amour, galà della pizza a Milano, quale miglioramento dell'immagine del capoluogo irpino può rappresentare? Vuoi vedere che poi salta fuori qualche cachet extra, incassato oltre l'attuale stipendio di 4100 euro al mese?
Dicono che al sud siamo molto ospitali. E sarà anche vero. Il sindaco Festa avrà avuto qualche misterioso motivo per allargare le braccia a questa promoter accogliendola in giunta. Non è che tra un sorriso, uno spumante e un cantiere all'alba il primo cittadino lo abbia mai spiegato.
Noi stiamo ancora aspettando. Pazienti e accoglienti sì, ma fessi no.