Irpinia in piazza nonostante il maltempo per celebrare il primo maggio in difesa della piattaforma logistica di Valle Ufita. C'era anche il deputato del Pd Piero De Luca alla testa del corteo che a causa del maltempo non ha potuto raggiungere l'area tra Grottaminarda e Flumeri dov'è prevista la realizzazione dell'opera. Tanti sindaci e consiglieri regionali oltre ai rappresentanti provinciali del mondo sindacale.
Da Piero De Luca un chiaro avvertimento al governo : “La piattaforma logistica dell'Irpinia non si tocca”.
Da sindacati e amministratori locali appello al governo e al Ministro Fitto: si prenda una posizione chiara e seria. Nel corteo, dirottato poi presso il Palasport di Ariano Irpino causa pioggia, anche due betoniere simbolo dei lavori in quest'area dove si sta realizzando la piattaforma logistica. “Sarebbe un colpo mortale per le aziende che stanno lavorando nel cantiere”, ha denunciato Franco Fiordellisi segretario provinciale Cgil.
Presenti al corteo anche molti cittadini, ex operai IIA e di altre aziende in crisi, operai idraulico forestali e una delegazione di donne straniere.
Uniti mai come in questo momento i sindaci del territorio a partire da Ariano Irpino e Grottaminarda. Non esistono più stupide guerre di campanile, spesso dannose. Il vento è cambiato. E il sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera avverte: "La stazione Hirpinia, dovrà diventare come Colonia informatevi. Grande collante tra il nord e il sud del mondo.
Per Enrico Franza: "La manifestazione di oggi è un seganale evidente, della forza, compattezza, coesione, non solo sociale ma anche istituzionale. Siamo tutti qui per la stessa battaglia e la medesima causa comune. Sia ben chiaro, se Rfi non è in grado, non vuole realizzare quest'opera, lo dica chiaramente e si individui a questo punto un nuovo soggetto attuatore, purchè non si perda più tempo."
Domenico Gambacorta Azione: "Abbiamo partecipato, con convinzione, alla manifestazione dei sindacati in difesa della cosiddetta Piattaforma Logistica di Valle Ufita. Il rischio di un definanziamento è concreto. Il governo in carica non può non dare continuità a quanto decretato dal governo Draghi che ha finanziato il progetto e individuato il soggetto attuatore. Le infrastrutture nelle aree Zes consentiranno di creare lavoro e valore. Basta ritardi. Basta incertezze. Basta azzerare, a tutti i livelli istituzionali, quello che è stato già progettato e oggetto di finanziamenti."
A seguire la manifestazione il nostro inviato Gianni Vigoroso: nel tg delle 19.45 di Otto Channel tv canale 16 previsto un servizio speciale.