Avellino, esplode la rabbia degli operai Irpiniambiente: "No ai privati"

Ma Festa rassicura: "Nessun rischio per i livelli occupazionali"

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Mattinata ad alta tensione a Piazza del Popolo

Avellino.  

Vertenza Irpiniambiente, mattinata di alta tensione davanti al Comune di Avellino. Gli operai, circa una settantina, hanno sfilato da Piazza Libertà fino a piazza del Popolo per ribadire ancora una volta al sindaco Festa di non consegnare il settore ai privati.

"La tensione è alle stelle perché si sta mettendo a rischio un patrimonio di controllo pubblica sull'igiene ambientale che - afferma Fabio Gigli, segretario Uil Trasporti Regione Campania - per noi è fondamentale per garantire trasparenza e qualità dei servizi ai cittadini oltre che stabilità dei posti di lavoro e continuità di reddito per i lavoratori. E' un attacco a cui stiamo resistendo con tutte le nostre forze. Al sindaco chiediamo di tornare sui suoi passi e di rinunciare ad un'ipotesi di privatizzazione, che consideriamo una sciagura per cittadini e lavoratori". 

Festa, all'esito di una lunga trattativa che ha innervosito non poco i lavoratori, li ha ricevuti in sala consiliare. Un confronto molto acceso, anche qui non sono mancati momenti di tensione tra il primo cittadino e i sindacati. 

Alla fine il primo cittadino ha ribadito le proprie ragioni. “Ribadiamo la bontà di una scelta della quale siamo convintissimi perchè, certamente, vinceranno tutti: Comune, comunità e lavoratori, che avranno condizioni lavorative migliori. Abbiamo provato anche a dialogare con l'Ente d'Ambito che poi, legittimamente, ha preso altre decisioni. Vediamo cosa accadrà ma attendiamo che si concludano i termini per la valutazione delle proposte e, dopo, le valuteremo”.

"A un certo punto - ha chiarito ancora il sindaco - mi sono inalberato: quando ho sentito dire che ne garantisco 100 ma ne lascio per strada 500, non potevo in nessun modo consentirlo. Questa non è la mia intenzione e non è certamente ciò che accadrà. Io sono convinto che la norma garantisca i dipendenti, i livelli occupazionali e anche gli inquadramenti lavorativi”.