In occasione della XVIII giornata mondiale contro il cancro infantile, si torna a parlare di rete oncologica sia a livello regionale che nazionale. Una rete oncologica garantirebbe delle cure, in alcuni casi essenziali, ai più deboli che vengono colpiti da queste malattie, che sono appunto i bambini. Sappiamo che ci sono grosse difficoltà già nell’organizzazione della rete oncologica per gli adulti; immaginiamo che queste stesse difficoltà ci siano nella programmazione di una rete oncologica infantile.
Tutto ciò comporta e comporterà la perdita della possibilità di sfruttare i fondi Pnrr, che invece andrebbero a garantire il potenziamento della rete oncologica e quindi le cure e l’assistenza ai bambini colpiti dalle diverse neoplasie.
Occorre che la politica - conclude Maraia - si faccia carico di questo problema, sia a livello regionale che nazionale, in prima istanza programmando in maniera razionale la rete, indicando quali sono gli ospedali specializzati in queste cure e, successivamente, procedere con il finanziamento attraverso i fondi del Pnrr di quanto programmato per garantire una corretta assistenza sanitaria anche dei bambini. La politica deve tornare a parlare di rete anche ai pazienti più piccoli.