"Aprite le case a chi fugge dall'Ucraina". Covid, tamponi per 59 profughi

Don Vitaliano: ci sono tante persone agiate che possono dare aiuto, lo facciano

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Avellino.  

Sono trecento i profughi ucraini attesi in Irpinia entro sabato. Gli ultimi trenta sono arrivati nella notte tra domenica e lunedì a bordo di un pullman. Si organizza l’accoglienza in Campania. Ieri summit tra i  prefetti campani per allestire il piano ingressi. E’ stato ribadito che in Irpinia gli arrivi al momento sono ancora spontanei: infatti si tratta di persone che, oltrepassati i confini dell’Ucraina, hanno proseguito il viaggio della vita fino alla provincia di Avellino per ricongiungersi con connazionali già presenti sul territorio. Intanto amministratori, diocesi e prefettura invitano chi accoglie e chi arriva dall’Ucraina a segnalare gli ingressi in provincia. Prosegue l’attivazione del protocollo covid. In mattinata l’Asl di Avellino ha convocato, presso l’hub, altri 59 nominativi comunicati dalla Questura nelle ultime ore per lo screening anti Covid e per raccogliere eventuali adesioni alla vaccinazione. 

La caridltas dopo aver sistemato nel fine settimana una decina di mamme con bambini, cerca nuove sistemazioni e nella giornata di ieri un’altra decina di persone hanno chiesto ospitalità. Anche le porte dell’Istituto religioso delle suore francescane di Santa Lucia di Serino si apriranno per accogliere una ventina di persone. Venticinque circa invece i posti a disposizione presso il convento delle suore oblate di via Trinità nel centro storico di Avellino, mentre i comuni, aprono le porte come succede a Calitri, Sant’Angelo dei Lombardi, Montoro e Mirabella Eclano.