Non si fermano le polemiche sul piano sanità della Morgante. Dopo i sindaci e il presidente della commissione sanità Enzo Alaia, il nuovo affondo stavolta arriva dal leader della Cgil Irpina, Franco Fiordellisi, che dice: “E’ assurdo fare polemica su un piano che oserei definire “surreale” e che, nei fatti, è quello del 2019 senza alcun ritocco essenziale, viste le cariche carenze di organico, i due anni di covid trascorsi, le liste d’attesa per servizi sanitari necessari che restano lunghissime e ambulatori che continuano a non funzionare”. Per Fiordellisi, insomma, quello che serve è: “un duro monito alla politica, soprattutto alla maggioranza che sostiene il governatore De Luca, affinché si facciano meno polemiche, per garantire il serio coinvolgimento di sindaci e lavoratori su un piano da rifare”. “E’ davvero assurdo - spiega FIordellisi - quanto proposto da Morgante non tiene conto di cosa sia accaduto e continui ad accadere nella nostra provincia. Dagli uffici di via degli Imbimbo è arrivato un piano uguale a quello del 2019 e siamo preoccupati per una diatriba politica interna alla maggioranza dello stesso De Luca. Ribadiamo che il punto cruciale deve essere quello di potenziare la sanità pubblica, senza far finta di nulla. Le risorse umane, che sono state reclutate in questi due anni di lotta al covid, vanno assicurati alla rete dell’assistenza, che non può funzionare senza lavoratori essenziali”. E durante la protesta della Cgil davanti agli uffici dell’Asl parla anche Licia Morsa Cgil Fp che spiega: abbiamo bisogno di chiarezza - spiega Morsa -. I bisogni del territorio devono essere risolti e valutati sulla base delle esigenze territoriali, e sulla richiesta dei servizi territoriali. Ci sono circa 100 lavoratori in Irpinia tra Oss, amministrativi, infermieri, medici che sono stati reclutati durante l’emergenza e che non sanno che fine faranno dopo il 31 marzo. Eppure si tratta di figure essenziali nella rete lavorativa dell’azienda sanitaria. Proprio questa mattina abbiamo avuto, per fortuna, una comunicazione dai vertici dell’Asl. Ci hanno convocati per mercoledì mattina alle 12.30. Sarà un momento cruciale per definire ruoli e destino di tanti lavoratori”. Sullo sfondo, in strada, la protesta di chi ha lavorato in questi lunghi mesi di emergenza sanitario. Reclutato durante la pandemia e senza un futuro certo, come Stefano De Gennaro che, da amministrativo, ha lavorato negli hub del avallo Lauro Baianaese e, ad oggi, non ha alcuna certezza sul suo futuro. “Durante questi due anni, è sotto gli occhi di tutti, questi lavoratori sono risultati necessari all’azienda. La programmazione futura, il piano sanitario, non potrà non tenere conto della reale richiesta di servizi dei cittadini. La sanità è un diritto di tutti e il suo funzionamento deve essere la priorità per chi amministra.
Fiordellisi: "Assurdo, piano sanità surreale. Nessun ritocco rispetto al 2019"
Anche il leader della Cgil non approva la programmazione
Avellino.