di Angelo Cucciniello*
Durante questi giorni che ci accompagnano al Natale una delle domande più frequenti che possiamo porci è: quale vino mettere a tavola al cenone della vigilia e il giorno di Natale? Ipotizzando dei menù, abbineremo i rispettivi vini: gli imperdibili otto calici che non possono mancare in una tavola perfetta, per serate che valgono un intero anno con gli amici più cari.
Per quanto riguarda il cenone del 24 dicembre si potrebbe partire con un antipasto a base di tartine burro della Loira e salmone o acciughe del Cantabrico, pizzelle fritte di baccalà e insalata di polpo. A tutto ciò abbineremo una bottiglia di bollicine “Trento Doc Ferrari Perlè 2015”, ma potrebbe essere tranquillamente un Franciacorta o perché no, anche uno champagne.
Spaghetti con le vongole, invece, è il classico primo piatto della vigilia dove tendenza dolce della pasta, sapidità delle vongole, untuosità data dall’olio extra vergine d’oliva e discreta struttura generale del piatto vanno contrastate con un bianco, possibilmente dotato di altrettanta struttura e persistenza. Questa volta rimaniamo nella nostra terra, in Irpinia, e ci abbiniamo un eccezionale Fiano di Avellino, Villa Diamante “Vigna Della Congregazione 2019”. Potrebbe però starci tranquillamente un Verducchio di Jesi o, volendo uscire dal nostro Paese, anche un ottimo “Chablis” della Borgogna.
Proseguendo passiamo al secondo piatto, dove senza alcun dubbio la frittura di pesce la farà da padrone sulle tavole di noi tutti. In questo caso l’abbinamento più veloce e pratico che potrebbe venirci in mente è una bella bottiglia di bollicine che andrebbe a “pulire” con la sua freschezza, acidità e sapidità l’untuosità del fritto. Ma lo stesso possiamo ottenerlo anche con un bianco come potrebbe essere, sempre proseguendo con l’Irpinia, un ottimo Greco di Tufo, noto per la sua acidità e sapidità rispetto ad un Fiano. Io scelgo il “Picoli” di Bambinuto 2019.
Infine, giungiamo al dessert, dove ovviamente non può mancare il cassatone. Rimaniamo in regione con l’abbinamento, proponendo un bel passito di Pantelleria “Ben Rye”.
Passiamo al pranzo del giorno di Natale
Si parte con antipasto a base di tartine stracchino e salsicce e quiche al gorgonzola, al quale proponiamo in abbinamento sempre una bollicina per iniziare. Scegliamo un Franciacorta “Gatti Saten” 2017.
Come primo piatto potremmo trovarci davanti ad un bel piatto di lasagna, al quale abbiniamo un vino rosso di media struttura, come potrebbe essere un Barbera D’Alba “Tenuta Illuminata” 2018. Restiamo in Piemonte, salendo pero con struttura e complessità, anche con il vino per il secondo piatto; un grande Barolo “Tre Pile” 2017 in abbinamento ad un altrettanto strutturato e compreso stracotto al Barolo.
Concludiamo con il dolce. Immancabile il giorno di Natale sulle nostre tavole il panettone tradizionale, al quale abbiamo un Moscato D’Asti “Castelo del Poggio”.
Ecco serviti i vostri calici senza tempo. Buone feste a tutti.
* Titolare della storica vineria Cucciniello di via Degli Imbimbo ad Avellino