“Riapriremo tutti i centri e con l'aiuto dell'Esercito supereremo le difficoltà degli ultimi giorni”. La manager Asl Maria Morgante rassicura che la campagna vaccinale non subirà altri stop.
"Siamo ripartiti in maniera più spedita. I giorni precedenti di disagio sono stati legati alla richiesta di vaccinazione dei cittadini di questi mesi. Già dal mese di agosto fino a novembre, la richiesta era bassissima. Da agosto ad ottobre, su una media di 15 centri vaccinali, per ogni centro abbiamo fatto non più di 40 vaccinazioni al giorno, con punte in alcuni casi di 100 vaccinazioni - spiega Maria Morgante - quando è stata aperta la piattaforma per le dosi addizionali, in un mese abbiamo fatto meno di 300 vaccinazioni. E' naturale che, nel momento in cui il 18 novembre interviene l'open day aperto a tutti e la circolare che prevede la somministrazione della terza dose a 5 mesi e non più a 6 mesi, c'è una corsa alla vaccinazione".
"Ben venga questa maggiore richiesta - continua la manager - Rispetto a questo, l'azienda si è riorganizzata per riaprire i centri vaccinali. Dopodomani saranno 19 i centri aperti, oltre ad aver attivato i drive. Ieri abbiamo avuto tre drive sui comuni di Ariano Irpino, Sant'Angelo dei Lombardi e Moschiano raggiungendo un risultato abbastanza buono. Li riproporremo anche per continuare a stare vicino ai non deambulanti perchè ieri alcuni non si sono presentati. Appena avremo l'ok della Caserma Berardi apriremo anche quel punto vaccinale. Cercheremo di fare tutti gli sforzi possibili per avere il maggior numero di box con una estensione dei turni".
Dal 16 poi via alle somministrazioni anche nella fascia 5-11 anni “Il nostro obiettivo è quello di utilizzare i distretti ed i presidi distrettuali perchè sono ambienti che i bambini conoscono per aver effettuati lì altre vaccinazioni. Ad oggi abbiamo 105 prenotazioni di bambini under 12, un numero limitato ma speriamo che nei prossimi giorni ci sarà un aumento”.
Ma intanto restano i disagi per tanti utenti al palazzetto dello Sport. Il Nursind sulla chiusura dei centri parla di attentato alla salute ed è emblematica la storia di Anna Preziosi, insegnante della Solimena che scoppia in lacrime davanti le telecamere. “Non sono riuscita a rispondere all'sms perchè avevo il cellulare in assistenza e ora devo riprenotarmi. A scuola siamo atterriti e sfiniti, questo covid ci ha distrutto”.