Montefalcione, accusò il genero di violenza: rimedia condanna per calunnia

La 74enne è stata condannata a due anni di reclusione pena sospesa e al risarcimento danni

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Montefalcione.  

di Paola Iandolo 

Presentò una denuncia per violenza sessuale contro il genero. Rimedia una condanna per calunnia a due anni di reclusione, pena sospesa. I fatti si sono verificati a Montefalcione nel 2018. Un papà di 53 anni venne accusato di violenza sessuale nei confronti del figlio di soli due anni. Le accuse si rivelarono infondate e il procedimento penale aperto a carico del 53enne della provincia irpina, venne rapidamente archiviato dopo l'intervento dei servizi sociali. Nel corso delle indagini vennero effettuati anche gli accertamenti sul computer del 53enne che diedero esito negativo. Dunque le accuse mosse nei suoi confronti dalla suocera  - che per un breve periodo di tempo aveva convissuto con la figlia e suo genero in Trentino per motivi lavorativi - si rivelarono infondate. Ma la donna decise di presentare la denuncia una volta che tutta la famiglia rientrò in Irpinia, sostendendo che gli abusi sessuali fossero stati compiuti a Montefalcione. Accuse che si rivelate infondate.

La denuncia per calunnia e la condanna

Ma la suocera, una 74enne della provincia di Avellino, venne denunciata per calunnia dal genero. Processo che si è concluso con la condanna per la donna. Ad emettere la sentenza di condanna nei confronti della 74enne il giudice monocratico del tribunale di Avellino, Michela Eligiato che ha accolto la tesi sostenuta dalla difesa del 53enne - rappresentata dall'avvocato Ennio Napolillo - condannando la donna anche al risarcimento.