Hanno giurato fedeltà a Cristo, dinanzi al Vescovo Sergio Melillo a alla loro madre superiora generale Nerissa Birao legandosi fino alla morte alla congregazione delle suore dello Spirito Santo. “Hanno consacrato dinanzi a Dio la loro vita, prendendo i voti perpetua castità, obbedienza e povertà per il servizio della chiesa e della nostra congregazione."
Una celebrazione solenne e particolarmente toccante nella Basilica Cattedrale di Ariano Irpino in occasione della professione perpetua di tre giovanissime sorelle indonesiane Adelia Indul, Roswita Regina Mau e Florensia Ferik Soi: "Grazie per aver reso questa celebrazione così solenne partecipando alle nostre nozze con Cristo."
Da Roma per questo straordinario evento è giunto Antonius Agus Sriyono ambasciatore della Repubblica d’Indonesia preso la Santa Sede, il quale ha ringraziato la comunità diocesana per la calorosa accoglienza ricevuta.
Le candidate si sono presentate davanti al Vescovo per essere interrogate, è seguita poi la preghiera litanica con le tre sorelle sdraiate a terra, con la faccia verso il pavimento, la formula della professione e dei voti religiosi, la firma del registro e la benedizione e consegna degli anelli.
Le parole della superiora generale: “Figlie carissime, voi fate ora parte di questa famiglia: Congregazione delle Suore dello Spirito Santo e d’ora innanzi tutto sarà in comune fra noi.”
E poi il Vescovo: “Adempite dunque fedelmente il santo servizio che la chiesa vi affida ad esercitarlo in suo nome.”
Nel corso della celebrazione è stato ricordato il grande esempio religioso di Suor Giuseppina Arcucci, fondatrice della congregazione delle suore dello spirito santo e le sue parole: “State bene e contente nel servizio di Dio. Datevi coraggio e dolcemente pregate andando e venendo, perché lo sposo celeste vi è vicino, vi sorregge e conta i vostri passi. Usiamo carità e Dio ci aprirà i tesori delle misericordie sue.”
La gioia del Vescovo Sergio Melillo: “L’ambasciatore indonesiano presente presso la Santa Sede, è sempre presente nella vita delle religiose originarie di quel paese. E’ un momento importante e una bella testimonianza vocazionale per futuro dei nostri giovani.”