L'addio a Rocco e Lorenzo. "Sarete sempre i nostri angeli"

In centinaia a Carpignano per i funerali di Rocco Guarino e suo nipote Lorenzo Schirinzi

Si prega per la giovane Francesca: è gravissima al Rummo

Grottaminarda.  

Lutto cittadino a Grottaminarda in provincia di Avellino, per i funerali di Rocco Guarino, noto ristoratore di Grottaminarda di 49 anni, e suo nipote Lorenzo Schirinzi 15 anni, morti in un tragico schianto alle porte di Benevento sulla Telesina, nella notte tra mercoledì e giovedì. Un dramma senza fine. Il silenzio che spezza il cuore. L'angoscia e la tristezza che prendono il sopravvento. Quando le due bare di Lorenzo Schirinzi e Rocco Guarino hanno varcato la soglia della camera ardente allestita nella sala del ristorante Paradise un fiume di gente si è stretto simbolicamente verso l'ultimo cammino del 15enne e dello zio 49enne morti nell'incidente sulla Telesina la notte di giovedì scorso.
Il paese intero continua a pregare per Francesca, la sorella ventenne di Lorenzo, la nipote di Rocco. Anche Francesca era in quell’auto ed ora lotta per la vita, per le gravi ferite riportate nello schianto contro un tir, nel reparto di rianimazione del Rummo.

Oggi in tantissimi hanno voluto prendere parte ai funerali, che sono stati officiati nella chiesa di Maria Santissima di Carpignano. Un ultimo saluto a zio Rocco e al suo adorato nipote Lorenzo morti insieme, in quel Santuario della Madonna Nera così amato dai fedeli irpini. Livia la sorella di Rocco Guarino e madre di Lorenzo e Francesca ha seguito i due feretri disperata. Lacrime, dolore e il dolore profondo di una madre a cui il destino ha riservato un dolore assurdo e senza fine. Disperato il papà dei ragazzi, Giuseppe Schirinzi, stravolto da una tragedia che ha colpito le due famiglie. Le due bare sono state portate a spalla da amici e parenti. Un lungo corteo ha accompagnato il passaggio del carro e dei feretri fino al santuario. Pochi metri dalla camera ardente, allestita a casa di Rocco Guarino, dove è ubicato uno dei suoi storici ristoranti “Il Paradise”, fino alla chiesa. I rintocchi delle campane suonate a morte e un cielo plumbeo hanno reso ancor più dolorosa questa giornata. “Sarete sempre con noi. Fra' tu non mollare” la scritta annotata su un grosso striscione fuori la chiesa. Ad accompagnare i feretri anche una folta rappresentanza dell’arma dei Carabinieri. C’era anche il Generale Maurizio Stefanizzi, comandante della Legione Carabinieri Campania, per portare conforto al collega militare Giuseppe Schirinzi, anch’egli Carabiniere. Il santuario non è riuscito a contenere la folla. In tanti hanno comunque aspettato lo svolgersi della funzione fuori dalla chiesa sotto una pioggia che improvvisamente ha iniziato a scendere dal cielo scuro.