Entra in funzione la nuova scuola media Giulio Lusi ad Ariano

Porte aperte ad un gioiello della città, in quel quartiere rinato di nome Martiri

Non un semplice intervento di edilizia popolare in una periferia asettica, ma un “parco” a misura d’uomo nella logica dell’integrazione...

Ariano Irpino.  

Promessa mantenuta da parte dell'amministrazione comunale, da domani porte aperte ad un nuovo gioiello della città, in quel quartiere rinato di nome Martiri, esempio di edilizia residenziale nel sud Italia.

Entra in funzione la nuova scuola media Giulio Lusi. Alunni e docenti potranno finalmente avere a disposizione una struttura scolastica degna di essere chiamata tale. 

La soddisfazione del sindaco Domenico Gambacorta: "Abbiamo presentato la richiesta di finanziamento in Regione ad aprile 2015. Abbiamo stipulato il contratto di appalto dei lavori a settembre 2016. Dopo due anni e tre mesi di intenso lavoro consegniamo ai giovani studenti, ai docenti, al personale tecnico e amministrativo, al dirigente scolastico una nuova scuola, bella, sicura e confortevole. Dotata delle più moderne attrezzature informatiche e tecnologiche."

L’edificio  scolastico  è stato realizzato grazie al contratto di quartiere. Due anni di lavori da settembre del 2016 quando è stato affidato l'appalto. Il finanziamento complessivo ammonta a 5 milioni di euro. Costo dell'opera totale intorno ai 3 milioni grazie al ribasso d’asta. 

Da oggi cambia tutto dopo i disagi e le difficoltà ben note, anche sotto l'aspetto telematico, legato alla mancanza di collegamenti idonei nella vecchia sede provvisoria all'interno del centro sociale Martiri. 

Il 7 aprile scorso, un'altra tappa importante, l'inaugurazione dell'oratorio oggi pienamente attivo. La struttura comprende anche un bocciodromo, un campo polivalente e spogliatoi. Qui c'è stata una grande sinergia con la la parrocchia guidata in maniera instancabile da don Costantino Pratola, vero e proprio cittadino onorario di questo rione per la sua grande attività svolta, al servizio della comunità. 

La lunga storia legata al contratto di Quartiere Martiri, raccontata dal sindaco Domenico Gambacorta

"E’ stato il finanziamento più consistente nel quinquennio di mandato. Sembrava una missione impossibile abbattere quei vecchi fabbricati realizzati nel 1930 per gli sfollati, poi usati quale campo di confino per i dissidenti politici ed infine utilizzati dai nostri concittadini per viverci. La resistenza ad abbandonare le “casette asismiche” è stata una delle difficoltà maggiori da superare. Il nostro primo ringraziamento, infatti, va proprio agli abitanti che ci hanno dato fiducia, hanno accettato le nostre rassicurazioni e ci hanno dato la possibilità di avviare una riqualificazione urbana ambiziosa. Un pensiero affettuoso va ad alcune delle persone anziane che non hanno avuto il tempo di entrare nei nuovi alloggi. Avremmo voluto fare presto soprattutto per loro. In questo decennio, le amministrazioni che si sono succedute, hanno fatto del loro meglio, tra numerose difficoltà, come detto. Intanto però rendiamo un servizio alle nuove generazioni che cresceranno in un Quartiere votato alla socialità, al viver sano e civile, lontano dal degrado, riammagliato al resto del territorio. Restituiamo all’intera Città un’imponente opera pubblica che, tra l’altro, in questi anni, ha rappresentato una notevole boccata d’ossigeno per un vasto indotto tra manodopera e forniture. Il nuovo quartiere è bello, “sostenibile, innovativo, aperto” e a misura d’uomo. La perseveranza, la professionalità e la determinazione di tecnici ed amministratori sono state ben ripagate da un risultato qualificante. A tutti loro il mio ringraziamento. Un ringraziamento speciale, infine, giunga agli operai che, con grande dedizione, hanno materialmente costruito il quartiere."

Il Quartiere ex “Martiri Vecchi” oggi

E’ il più bel quartiere di edilizia popolare mai realizzato ad Ariano Irpino. Sorge su una superficie di circa 16 mila metri quadri a nord-est della Città. L’ex Quartiere “Martiri Vecchi” oggi è sostenibile, innovativo, aperto. Grazie al “Contratto di Quartiere II”, un programma, secondo il protocollo d’intesa firmato da Regione Campania e Ministero delle infrastrutture per il recupero e la riqualificazione dei quartieri degradati, tesa a favorire l’integrazione sociale e l’occupazione, è stato realizzato un importante intervento di totale riqualificazione urbana.

L’intera area è pian piano risorta. Al posto delle fatiscenti “casette asismiche”, realizzate nel 1930 per ospitare gli sfollati a seguito del sisma, è stato edificato, attraverso tecniche costruttive innovative e all’avanguardia, un complesso abitativo elegante, privo di barriere architettoniche, con rampe ed ascensori, ricco di servizi, di accorgimenti tecnologici nell’ambito dell’isolamento termico, del risparmio energetico e della prevenzione sismica.

Non un semplice intervento di edilizia popolare in una periferia asettica, ma un “parco” a misura d’uomo nella logica dell’integrazione.

Un Quartiere autonomo, ma allo stesso tempo integrato dal punto di vista sociale, culturale e commerciale. Alle famiglie sono stati restituiti alloggi confortevoli in un ambiente circostante vivibile, dove poter ricreare quell’armonia di vicinato, basata sul reciproco rispetto, nel quale intessere le basi per una comunità coesa. Non solo urbanizzazioni primarie, ma anche edifici destinati ad attività comuni come il bocciodromo, l’oratorio, il centro sociale, la scuola, l’asilo nido, la biblioteca, le botteghe e ampi spazi aperti per socializzare.