I Comitati per l'acqua pubblica invitano nuovamente sul "piede di guerra" per lunedì 13 aprile a Napoli davanti alla sede del Consiglio Regionale. "Allo scadere della legislatura, si legge in una nota, la giunta Caldoro cerca di far approvare, sotto forma di un Disegno di Legge collegato alla finanziaria, il vecchio progetto di privatizzazione e riorganizzazione del Servizio Idrico voluto dalle multinazionali. Ciò che non si è riusciti a fare nei cinque anni precedenti, anche grazie alla forte opposizione dei Comitati e dei cittadini campani, ostinatamente si tenta di farlo passare all'ultimo minuto! Un progetto che va contrastato con forza e determinazione: Taglia fuori i 550 comuni della Campania, concentrando tutti i poteri decisionali in poche mani riunite nel Consiglio d’ambito dell’ EIATO e nel suo direttore generale; Espropria definitivamente i Sindaci e le Comunità Locali delle loro legittime funzioni di gestione e controllo del servizio idrico; Disattende il risultato referendario che, anche in Campania, si è pronunciato a favore di una Democrazia dei Beni Comuni, partecipata, trasparente, svincolata dal profitto e dal mercato; tende a vanificare i pur positivi segnali di democrazia e partecipazione provenienti dal Comune di Napoli a favore di una gestione totalmente pubblica, quali i provvedimenti adottati per la messa in sicurezza dell’ABC; Crea le condizioni per l’assegnazione definitiva del servizio alla GORI Spa, modificando i confini delle attuali gestioni. Per cui altri 24 comuni della provincia di Napoli, Avellino, Caserta, Salerno verrebbero attribuiti alla GORI, che così viene “premiata” invece “di essere liquidata” dopo i tanti guasti che ha prodotto: distacchi dell’acqua illegittimi, aumenti esorbitanti ed ingiustificati delle tariffe, partite pregresse, conguagli incomprensibili ed ingiustificati".
Giuseppe Aufiero