Ennesima sconfitta, nuove riflessioni. Il weekend della Salernitana si chiude così come era andato in archivio quello amaro di appena sette giorni fa con il Palermo. Sconfitta dolorosa e idee di dare il via ad un vero e proprio terremoto tecnico. Subito dopo la sconfitta del Menti di Castellammare di Stabia, senza la presenza di dirigenti sugli spalti se non del direttore sportivo Marco Valentini in panchina, sono immediatamente ripresi i contatti fra il patron Danilo Iervolino e l’amministratore delegato Maurizio Milan per fare il punto della situazione e capire come potersi giocare le ultime disperate mosse salvezza. La panchina di Roberto Breda è in bilico, rimesso in discussione dopo il ko nel derby con la Juve Stabia. All’allenatore viene contestato l’approccio molle e la fatica nel creare pericoli. Il finale arrembante non basterebbe per cambiare il giudizio sul suo operato, con il penultimo posto che significherebbe retrocessione in serie C, testimoniato dal rendimento insufficiente di 12 punti in 12 gare. Martusciello o Fusco le ipotesi più comode e immediate (il primo è sotto contratto, il secondo ha quasi raggiunto l’obiettivo salvezza con la Primavera).
Sul tavolo anche il destino di Marco Valentini. Il direttore sportivo ieri ci ha messo la faccia per la seconda volta in appena quattro giorni. La rabbia per le decisioni arbitrali discutibili del signor Marchetti non bastano per nascondere quello che si sta trasformando in un vero e proprio fallimento sportivo. Anche la sua posizione sarebbe in forte discussione anche in virtù della scelta convinta di riconfermare Breda.
Intanto, nella serata di ieri, la squadra è stata accolta al ritorno in città da circa sessanta tifosi. Parole tutt’altro che dolci e un lungo confronto con il capitano Ferrari. Ai calciatori è stato chiesto di raggiungere la salvezza a tutti i costi. Sul pullman anche Roberto Breda al quale è stato chiesto di dimettersi.