Stop agli straordinari al Ruggi, il Nursind: "Una scelta sbagliata"

Il sindacato, in caso di mancate risposte, proclamerà lo stato di agitazione

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Salerno.  

Cresce la tensione all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dopo la nota dirigenziale che dispone una stretta sulla concessione del lavoro straordinario per il personale del comparto. A esprimere forte preoccupazione è il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind, che contesta nel merito e nel metodo il provvedimento.

“Siamo di fronte a una gestione del personale che, nel corso del tempo, ha fatto emergere tutte le sue criticità - dichiara Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno -. Non si può continuare a scaricare sui dipendenti il peso di una programmazione lacunosa, che ignora volutamente i carichi di lavoro reali delle unità operative. Il blocco degli straordinari non è una soluzione, è un’aggravante”.

Il sindacato fa sapere di aver già formalmente chiesto un incontro urgente, in applicazione del contratto nazionale di categoria, per un confronto con la direzione strategica e con tutte le organizzazioni sindacali firmatarie, al fine di avanzare proposte concrete per fronteggiare la cronica carenza di personale. Contestualmente, è stata inoltrata una diffida a non omettere il pagamento delle ore già prestate in regime di straordinario, richiamando anche una recente sentenza della Corte di Cassazione che ribadisce l’obbligo dell’erogazione salariale anche in assenza di preventiva autorizzazione.

“Questa direzione sembra voler governare con la calcolatrice, dimenticando che la sanità è fatta di persone e non di numeri - afferma Domenico Ciro Cristiano, delegato Rsu del Ruggi - L’abuso dello straordinario non è una colpa dei lavoratori, ma il sintomo di un sistema che non funziona più. Ora vogliamo risposte, non scaricabarile”.

Sulla stessa linea anche Valerio Festosi Guida, altro rappresentante Rsu al Ruggi per il Nursind, che aggiunge: “Ci sono reparti che lavorano costantemente in condizioni di sottorganico. Pretendere che il personale recuperi ore lavorate in più con riposi compensativi, e per di più senza retribuzione, è giuridicamente e moralmente inaccettabile”.

Il Nursind annuncia che, in assenza di risposte immediate e concrete, proclamerà lo stato di agitazione del personale, avviando tutte le procedure previste dalla normativa vigente a tutela dei lavoratori dell’Azienda Ruggi.