Un passo falso pesante. Non per il risultato, seppur con la sconfitta di ieri la Salernitana torna in zona retrocessione diretta, bensì per la prestazione e per l’incredibile chance di fare punti in casa della vice-capolista gettata alle ortiche. La Salernitana torna a casa da Pisa senza punti in tasca ma con una marea di rimpianti incontrollabile, da far girare la testa. Nei novanta minuti dell’Arena Garibaldi ha funzionato poco e niente. Anzi, la Bersagliera è stata incapace per la seconda partita di fila di gestire la superiorità numerica. Con la Reggiana furono circa 40 minuti che portarono alla rimonta, ieri in 80 la squadra granata ha partorito appena due tiri in porta: il primo al 88’ con Caligara.
Tanta la rabbia negli occhi di Roberto Breda. Si aspettava una gara difficile al cospetto della vice-capolista della serie B ma non di vedere la Salernitana deporre le armi ed essere timida, innocua, senza lo spirito assatanato richiesto dal ds Valentini e lasciando le proprie armi negli spogliatoi. Ha provato a gestire senza fortuna la superiorità numerica, ha preferito incassare prima lo schiaffo per poi dar vita ad una reazione nulla, fiacca, inefficace.
Elementi che hanno fatto adirare Breda. Nell’immediato post-partita, il tecnico ha strigliato la squadra, arrabbiato per una prestazione considerata senza verve e voglia di lottare. “Possiamo uscire sconfitti ma non senza provare ad imporci”, quanto ribadito ai calciatori prima e in conferenza stampa poi, ammonendo pubblicamente la sua squadra: “Abbiamo fatto un passo indietro di mentalità. E questo ha inficiato anche sulla personalità, sulla voglia di creare occasioni, di giocare bene. Abbiamo rincorso gli eventi senza determinare. Questa sconfitta fa male, soprattutto per come è arrivata. Dobbiamo fare di più, uscire fuori dalla zona di comfort e replicare le prestazioni con Sassuolo e Reggiana: cercare di fare la partita, provare a comandare la partita. Ora dobbiamo cambiare atteggiamento perché la serie B ha l’intensità che comanda su tutto”.