Salernitana, Soglia a Granatissimi: "Se dovesse servire, noi ci siamo..."

Il figlio del compianto don Peppino: "La nostra famiglia è legata indissolubilmente a questo club"

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Salerno.  

“Vedendo il momento difficile della Salernitana mi è sembrato giusta dimostrare in maniera pubblica la volontà di sostenere il club granata come abbiamo già fatto in passato. Se ci fosse bisogno in qualche modo del nostro supporto, noi ci siamo”. Un post sibillino sui social aveva fatto scattare la nostalgia nei tifosi granata. A “Granatissimi”, in onda su Ottochannel, Gerardo Soglia, figlio del compianto ex presidente Peppino ha fatto chiarezza: “Non ho mai parlato con Iervolino, non voglio che passi un messaggio sbagliato. La famiglia Soglia ha sempre nel cuore la Salernitana. Mio padre ha cresciuto me e i miei fratelli a pane e Salernitana. Per un club che è legato indissolubilmente alla figura di mio padre, fa male vedere una squadra che va per conto suo, una tifoseria alle prese con una manifestazione di insofferenza per dimostrare legittimamente il loro dissenso nei confronti dei vertici societari per un cambio di rotta. La Salernitana in questo momento è una barca trascinata dal vento ma senza una direzione chiara. In questo momento manca una società forte che è poi il segreto anche per permettere alla squadra di poter decollare. Negli anni abbiamo sempre sostenuto in varie forme la Salernitana e siamo pronti a farlo ancora.

Questione Aliberti? Ha rappresentato una parentesi importante della storia della Salernitana. Io non mi sarei tirato indietro sull’invito della società. Conosco bene lui e soprattutto quanto abbia fatto per la storia del club. Ha scelto di non turbare la squadra ma non credo che la sua presenza potesse poi cambiare gli equilibri della partita. A Pescara sono stato offeso sul mio essere salernitano, quindi offendendo anche la mia storia, quella di mio padre”.