Stefano Colantuono ha presentato Bologna-Salernitana: “Ho fatto una scelta diversa e dopo 23 anni ho deciso di togliere il piede dell’acceleratore. Ho avuto anni intensi e ho cercato di rilassarmi un attimo. Volevo togliere un po’ di pressione e mi piaceva il progetto nuovo. Ora mi sono trovato in questa situazione, con il presidente che mi ha chiesto una mano, di fare il meglio possibile. Dopo Bergamo è il posto dove sono stato di più, sono cinque anni che sono qui, sono un uomo della società e mi sono sentito pronto".
In termine di formazione, out Gyomber e Ochoa. Colantuono sul ruolo di traghettatore: "Non sono Caronte, ancora non siamo morti. Sono un uomo della società, faccio quello che devo con massima serietà, cercando di dare tutto me stesso. Sono vecchio di carriera ma mi vivo il momento: ora dobbiamo fare una partita degna a Bologna. Quando mi è stato chiesto, ho scelto questa strada. In passato potevo andare via ma ho preferito di rimanere, cercare di lanciare giovani e aprire un percorso qui a Salerno. Ora c’è questa problematica e provo a dare una mano. Il futuro non m’interessa, c’era una clausola che poteva farmi rifiutare ma ho scelto di scendere in campo".
Sul finale: "Ora mancano nove partite, è un mini-torneo in cui dobbiamo fare il meglio possibile, prendendo atto di quello che potremo fare e cercando di fare il massimo, sicuro di essere in una socieà importante, con mille tifosi al seguito anche nel giorno di Pasquetta. Ora dobbiamo dare il massimo con applicazione, con disponibilità, ritrovando calciatori in un momento complicato. Adesso conta il campo contro un avversario importante".