Il patron della Salernitana Danilo Iervolino è stato ospite della Gazzetta dello Sport al Festival dello Sport, che si sta svolgendo a Trento da ieri 12 ottobre e che durerà fino al giorno. Iervolino ha parlato all’incontro dal titolo “Gli stati generali del calcio italiano” in videocall e si è espresso su una serie di temi importanti e delicati.
Una frecciata, immediata, a Paulo Sousa
"La collaborazione di tutti gli attori è fondamentale, condividere una visione a lungo termine è essenziale. Da un lato, abbiamo società con progetti a medio e lungo termine, ma dall'altro ci sono allenatori che desiderano risultati immediati, a qualunque costo", ha affermato il numero uno della Salernitana, esprimendo chiaramente la sua opinione sulla situazione attuale. È evidente che ci fosse un riferimento implicito all'ex allenatore, Paulo Sousa.
Iervolino prende spunto dall'NBA e propone il salary cap
Iervolino ha proposto l'implementazione di un "salary cap" per affrontare i problemi finanziari delle squadre di calcio in Italia. Ha anche sottolineato un problema chiave del sistema calcistico attuale, ovvero "il contratto sbilanciato tra diritti e doveri dei calciatori", un tema che ha sollevato durante la discussione con gli altri partecipanti.
Oltre a ciò, Iervolino ha ribadito l'importanza dell'equilibrio finanziario sottolineato la necessità di normare tale equilibrio, ad esempio, introducendo un tetto di spesa al 50%: "Possiamo autoregolamentarci all’interno della Lega se non ci dovessimo riuscire con una legge dello Stato".
La guerra ai cattivi procuratori
Affrontando il tema degli agenti sportivi, il presidente della Salernitana ha insistito sul fatto che il sistema attuale favorisce gli intermediari a scapito degli operatori economici coinvolti. Ha enfatizzato la necessità di una maggiore coesione all'interno della Lega per rivedere le questioni dei diritti, degli agenti e del rapporto con i calciatori in modo che tutti gli attori possano beneficiarne. Ha anche sottolineato l'importanza di distinguere gli agenti che agiscono eticamente da quelli che cercano solo il proprio tornaconto.
L'Italia (calcistica) del futuro, tra settori giovanili ed Euro 2032
Nel settore giovanile, Iervolino ha evidenziato la sua volontà di promuovere i giovani talenti. Ha lamentato una norma dello Stato che disincentiva l'assunzione di giocatori italiani, affermando che dovrebbe essere introdotta una forma di agevolazione per le squadre che puntano sui giovani talenti. "Per una norma dello Stato - spiega -, se prendiamo giocatori stranieri che lavorano qui per un periodo di tempo determinato, noi paghiamo molto di meno la parte contributiva. Quindi conviene puntare sugli stranieri anziché sugli italiani. Io, invece, farei il contrario: darei uno sgravio alle squadre che mettono in campo i calciatori giovani".
Infine, ha affrontato il tema delle infrastrutture calcistiche, sottolineando l'importanza del partenariato pubblico-privato. Durante la conferenza, è emersa chiaramente la necessità di migliorare le infrastrutture sportive in Italia, che sono notevolmente arretrate. La vittoria dell'Italia nell'assegnazione degli Europei 2032 insieme alla Turchia è stata vista come un'opportunità significativa per il calcio italiano, anche se non è la soluzione definitiva per i suoi problemi. Iervolino sottolinea che "è un’opportunità che dobbiamo saper cogliere. Non può essere considerata come la soluzione dei problemi del calcio italiano, ma rappresenta comunque uno stimolo per metterci al lavoro, per presentarci migliori agli occhi dell’Europa".