Una delle partite più emozionanti della stagione regala un punto pesante, pesantissimo, alla compagine di Mister Sousa. Dopo un primo tempo remissivo, la Salernitana esce alla lunga nel secondo tempo e con un po' di fortuna riesce ad agguantare un pareggio incredibile al novantesimo grazie ad una fortunosa magia di Antonio Candreva. All'Arechi finisce 1-1 e si guadagna un punto che sa di salvezza, con la zona retrocessione distante, in questo momento, ben 10 punti.
Le pagelle dei granata. In prossimità della Pasqua, si festeggiano San Guillermo e Sant'Antonio
Ochoa. Difficile trovare un portiere più decisivo di "Memo" in Serie A in questo momento. Para l'impossibile e viene battuto solo a distanza ravvicinata da Gosens. Giganteggia tra i pali e dà sicurezza a tutto il reparto. È un privilegio avere il capitano del Messico a difesa della porta della Bersagliera. Chiude il match con addirittura dieci parate. Ormai non ci sono più parole per descriverlo. Voto 8,5.
Bronn. Un po' impacciato nel suo rientro da titolare. Si perde Gosens nel gol del vantaggio dei nerazzurri. Poco a poco trova la posizione in campo ma è l'anello debole della retroguardia nella partita odierna. Voto 5. (dal 46' Dia. Il senegalese è fondamentale anche quando non segna. Svolta completamente la fase offensiva dei granata. Va vicino al gol e, in generale, permette alla Salernitana di recuperare tanti metri in avanti. Si nota il feeling con Candreva e Piatek. Voto 6,5)
Daniliuc. Ha qualche colpa nel gol subito, non leggendo bene la situazione, ma Gosens era affidato a Bronn. Al di là della sbavatura, lavora abbastanza bene e non commette tanti errori. Deve vedersela con un cliente molto scomodo come Lukaku. Voto 6.
Gyomber. Il leader della retroguardia si mette nuovamente in mostra con una prova di grande sostanza. Nel corso di queste due stagioni in serie A, ha avuto uno sviluppo notevole e sta meritando, più di tutti, la titolarità nel pacchetto arretrato. Voto 6,5
Pirola. Si riprende alla grande dopo l'errore decisivo contro lo Spezia. Sempre pulito negli interventi, accompagna la fase difensiva dei centrali, considerando che l'Inter spinge prevalentemente dall'altro lato. Voto 6,5. (dal 65' Troost-Ekong. Buon rientro per il nigeriano, che deve migliorare in alcune letture e riprendere gli automatismi con il resto del pacchetto arretrato. Regge l'onda d'urto nerazzurra, e già questo vale la sufficienza. Voto 6).
Coulibaly. Oggi è un diesel. Non lucidissimo, riesce comunque a svolgere i suoi compiti di quantità. Non si palesa il suo strapotere fisico, considerando la grande tenuta atletica dell'Inter. Voto 5,5. (dal 65' Nicolussi Caviglia. Entra benissimo e con personalità da vendere. Si prende un giallo pochi minuti dopo l'ingresso in campo ma ci mette sia quantità che tanta qualità. Ottimo rientro. Voto 6,5)
Vilhena. Ancora prova in chiaroscuro. Ogni tanto si accende e trova dei break interessanti, il tocco c'è. Purtroppo, è spesso svogliato e sparisce per lunghi tratti dal gioco, non supportando adeguatamente la manovra. Voto 5. (dal 80', Bohinen. Nonostante i pochi minuti a disposizione, fa sicuramente meglio dell'olandese. Lo si rivede un po' più in palla. Voto 6)
Bradaric. Molto bene in fase offensiva. Sousa ha trovato la sua collocazione ideale in campo e, soprattutto, gli concede la possibilità di salire con frequenza. Sul piano tattico, costringe gli avversari a lavorare molto di più in copertura su quella fascia. Voto 6,5
Candreva. Un giocatore esemplare che mostra cosa significa sudare la maglia. Nonostante sia il giocatore di movimento più anziano in campo, scatta e ci prova come un ragazzino. Il migliore in fase offensiva prima dell'entrata di Dia. Poi, il lampo - fortunoso - che accende l'Arechi e "fulmina" l'Inter. Voto 7,5.
Kastanos. Sousa gli concede fiducia e prova a dare il suo contributo in fase offensiva. Il primo tempo, però, è totalmente ad appannaggio dell'Inter e non riesce a supportare la punta a dovere. Voto 5. (Dal 85', Botheim, S.v.)
Piatek. È vero, non segna da tanto, tantissimo tempo, ma il suo lavoro come attaccante boa, capace di far salire la squadra e smistare palloni, lo fa con il massimo impegno e di gran mestiere. Si vede che appena entra Dia, il suo lavoro è più efficace, avendo qualcuno a lato che crea (e si crea) gli spazi in attacco. Più che protagonista, è un ottimo elemento di supporto alla manovra. Voto 6