Tre anni dopo il trionfo Mondiale in Corea del Sud il Settebello è ancora in finale. Un obiettivo sognato per mesi e conquistato grazie ad un grande cammino. Prima l’impresa con l’Ungheria. Poi la semifinale con la Grecia vinta ma non senza soffrire. Decisivo il salernitano Dolce, campione del mondo nel 2019 e voglioso di fare il bis anche a Budapest.
E’ proprio lui ad aprire i conti con una grande conclusione in diagonale, Settebello avanti:1-0. Azzurri dilaganti con la superiorità numerica, un tre su tre che regala il 4-2 ad un minuto dalla fine del primo quarto. Ma in questi match le fughe sono difficili. Una squadra come la Grecia non molla mai e infatti si rifà sotto. Ogni volta reagisce e chiude il secondo periodo a meno uno sul 6-5 per gli azzurri.
Nel terzo un gol per parte e tutto rinviato all’ultimo periodo. E’ ancora Dolce a suonare la carica per la squadra di Campagna. Il salernitano si esibisce in una fantastica beduina che passa tra le mani del portiere greco e gonfia la rete per il momentaneo 9-6. Più tre ma non è finita. La Grecia non muore mai. Attutisce il colpo e sfrutta due possessi per accorciare le distanze sul 9-8. E’ ancora bagarre. C’è da soffrire. Campagna lo sa. Sono tante le battaglie che ha fatto con i suoi ragazzi. Li invita a non perdere la calma.
Il Settebello ha una superiorità numerica, libera Dolce sul lato sinistro che con cattiveria realizza la sua terza rete di giornata. Il salernitano gioca da leader in entrambi le fasi. E’ un campione e si prende sempre le sue responsabilità. La Grecia sotto 10-8 spreca una doppia superiorità prima di riportarsi a meno uno (10-9) a 1’50’’ dalla sirena.
Presciutti guadagna l’espulsione ma Cannella non trova il bersaglio grosso. Quello che invece colpisce Di Fulvio, calottina numero 2, che con un gol da fenomeno avvicina l’Italia al sogno finale: 11-9. La Grecia chiama il time-out. Serve un gol per riaccendere la gara. Anche il portiere va in attacco per accorciare le distanze. Il tiro greco però colpisce il palo. Del Lungo esulta. La panchina fa festa. Il rigore finale del dei Greci (11-9) è inutile. La partita è finita. Il Settebello torna in finale per la settimana volta nella sua storia. Lo fa a distanza di tre anni dall’ultima volta trascinata da uno stratosferico Vincenzo Dolce e potrà difendere il titolo di campione del mondo.