Domani, con palla a due alle 20.45, la Givova Scafati ospiterà l'Acqua San Bernardo Cantù per il primo atto della finale promozione. Serie al meglio delle cinque gare con il fattore campo per i gialloblu nelle prime due sfide. "Cantù è una squadra molto fisica e talentuosa ed è la squadra da battere della serie A2, così come Udine. - ha spiegato il coach della Givova, Alessandro Rossi - Ci troveremo al cospetto della migliore versione di Cantù, quella che metterà in campo grande intensità e concentrazione, con l’obiettivo di sbagliare meno possibile, perché alla fine vincerà la squadra che commetterà meno errori gravi e che manterrà la lucidità nei momenti chiave. Con l’innesto di Vitali hanno messo la ciliegina sulla torta di un roster già competitivo, perché hanno inserito un atleta di grande esperienza, che sa controllare i ritmi di gioco e sa innescare i compagni con i tempi giusti. Siamo consapevoli della forza di Cantù, ma anche della nostra forza. Il vantaggio del fattore campo, che abbiamo conquistato e ci siamo meritati sul campo, ce lo teniamo stretto, anche perché finora abbiamo avuto un buon rendimento tra le mura amiche, ma non è l’unica cosa che conterà in questa serie, perché il livello è così alto che sarà solo una delle varie componenti di questa importante sfida".
"Cantù è un’ottima squadra, contro la quale abbiamo già giocato due volte finora. - ha aggiunto la guardia, Rotnei Clarke - Mi attendo una partita molto fisica e dura, a cui arriveremo preparati al meglio. Troveremo una bella atmosfera al PalaMangano nelle prime due partite dinanzi ai nostri tifosi, per cui non vediamo l’ora di scendere in campo. Siamo però consapevoli che, a questo livello e contro una squadra competitiva come quella canturina, il fattore campo da solo non basterà. I lombardi, così come noi, hanno una rosa profonda e fanno del collettivo il loro punto di forza. La preparazione tattica della partita sarà importante. Cantù ha parecchi giocatori molto forti, ognuno dei quali può accendersi in una delle partite o in un momento della stessa, hanno ottimi lunghi e buoni esterni, come Allen e Da Ros, per cui dovremo adeguarci all’avversario per riuscire a contenere il giocatore che, di volta in volta, si accenderà".
Foto: ufficio stampa Scafati Basket 1969