Una sentenza esemplare, accolta con soddisfazione dai familiari di Anna Borsa. Alfredo Erra, imputato per il femminicidio della giovane parrucchiera di Pontecagnano Faiano, è stato condannato all'ergastolo.
Il pronunciamento dei giudici della corte di Assise è arrivato intorno alle 15, nell'aula della cittadella giudiziaria dove si è svolto il procedimento giudiziario.
Respinta la richiesta dei legali dell'imputato di riconoscere l'incapacità di intendere e di volere di Erra, che prima del femminicidio minacciava Anna di togliersi la vita se l'avesse lasciato.
Anna venne uccisa nel salone dove lavorava: Erra, dopo averla uccisa, si era dato alla fuga per poi essere rintracciato poco dopo nei pressi del casello autostradale.
Riconosciute tutte le aggravanti, compresa quella della premeditazione. In lacrime anche l'avvocato che ha assistito la famiglia di Anna Borsa, Stefania De Martino: "L'ergastolo serve perché dà un giusto significato a quanto accaduto".
Soddisfazione è stata espressa anche dal fratello di Anna, Vincenzo, che ha fondato l'associazione che porta il nome della giovane uccisa: "Giustizia è fatta. Non ce la riporterà indietro, ma nella giustizia abbiamo sempre creduto".