Alle 20.45 sarà palla a due della "bella" tra la Givova Scafati e la Assigeco Piacenza. Tutto in una notte al PalaMangano. In palio c'è il pass per la finale promozione in cui la vincente di Gara 5 affronterà la Acqua San Bernardo Cantù. Scafati è reduce da due ko consecutivi e dovrà confermare il fattore campo e l'imbattibilità casalinga per proseguire nel percorso playoff e per puntare al ritorno in A: "In gara 4 abbiamo sicuramente corretto alcuni aspetti che ci avevano penalizzato in gara 3, come il controllo dei rimbalzi e delle palle vaganti, mostrando maggiore attenzione. - ha spiegato il coach della Givova, Alessandro Rossi - Non è bastato perché abbiamo commesso errori di esecuzione in entrambi i lati del campo. È una serie equilibrata, tra due squadre forti, che si fronteggiano a muso duro e punto a punto, quindi bisogna aumentare il livello di precisione, esecuzione e disciplina. Sarà un privilegio per noi poter giocare al PalaMangano: siamo ad un evento di fondamentale importanza che siamo felici di poter giocare in casa, sicuri di avere un ambiente che ci aiuterà e sosterrà in tutti i modi per superare questo grande ostacolo".
"Dobbiamo apportare di sicuro alcuni accorgimenti, soprattutto per rallentare il loro ritmo e la transizione, con l’obiettivo di concedere meno rimbalzi offensivi e palle vaganti. - ha aggiunto la guardia gialloblu, David Cournooh - In attacco dovremo invece selezionare meglio i tiri. Quella di martedì è una gara cinque che vogliamo assolutamente portare a casa. Per riuscirci, stiamo cercando di recuperare tutte le energie possibili. Il supporto dei nostri tifosi sarà fondamentale, mi aspetto infatti un PalaMangano pieno, pronto a sostenerci. Piacenza non verrà Scafati in vacanza, in queste precedenti quattro partite ha dimostrato di non aver alcuna intenzione di mollare: sotto 2-0 nella serie, ha trovato la capacità di riportare la serie in parità. Dovremo avere più energia e fame di loro: siamo pronti a dare il massimo per agguantare la finale".
Foto: ufficio stampa Scafati Basket 1969