Extreme Triathlon fa tappa anche nel Cilento con il percorso di nuoto

I partecipanti si sono esibiti nella riserva marina di Santa Maria di Castellabate

extreme triathlon fa tappa anche nel cilento con il percorso di nuoto
Castellabate.  

L’Extreme Triathlon nel Cilento. Ha fatto tappa, lo scorso 23 aprile, anche a Castellabate il “Water Fire Triathlon Vesuvio” ideato dall’atleta Luca Mancuso, che ha visto trionfare Mauro Ciarrocchi, triatleta italiano con più presenze al Campionato del Mondo di IRONMAN alle Hawaii.

Circa 15 ore per percorrere 230 km a nuoto, in bicicletta e di corsa, nelle tre frazioni che caratterizzano il triathlon, e giungere fin sopra la cima del Vesuvio. Un viaggio nella storia e nella cultura dei siti riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. La frazione di nuoto si è svolta a Castellabate, nel primo dei Parchi patrocinanti il “Water Fire Triathlon Vesuvio”, grazie alla collborazione di Giovanni Pisciottano, direttore sportivo del Circolo Nautico “Punta Tresino”, e di Luigi Infante, che hanno collocato le boe di segnalazione e virata in un tratto di mare più protetto e dunque permesso agli atleti di concludere i 4 km a nuoto.

Dopo un veloce cambio, gli atleti Luca Mancuso, Mauro Ciarrocchi, Fabia Maramotti, campionessa internazionale di IRONMAN, David Chapman, triatleta scozzese già in partenza per la sua ennesima gara di extreme triathlon sull’Himalaya, Alfredo Apa, Fabrizio Gigliotti, Massimo Mancuso, Agostino Luccisano e Raffele Cuccurullo, ultra cycling nonché vicesindaco di Praiano, hanno iniziato la frazione di bici che li ha portati per 190 km lungo le Costiere del Cilento, Amalfitana e Sorrentina, in scenari decisamente emozionanti. 

Le Amministrazioni comunali hanno collaborato al transito e offerto assistenza agli atleti nonostante la complessa situazione veicolare della zona. Anche in questa frazione, il patrocinio dei Comuni di Castellabate, Praiano, Positano e Meta e l’aver scommesso sul potenziale sportivo e attrattivo-turistico del “Water Fire Triathlon”, ha reso Luca Mancuso e i soci dell’ASD X-Sport Green 1.5 °C, associazione sportiva promotrice dell’evento, orgogliosi e certi di future collaborazioni.

Giunti al Parco Archeologico di Ercolano, dopo un breve e veloce ristoro e l’inserimento nel team dell’ultra runner Carmine Talarico e del triatleta Michelangelo Biondi, gli atleti si sono preparati a percorrere la frazione più dura, quella finale, la maratona, che li avrebbe portati sulla cima del Vesuvio, a 1200 metri slm, grazie al patrocinio del’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

«Ormai so perfettamente che per certe imprese come quella sul Vesuvio, non bastano muscoli, mente e cuore. Sono le amiche e gli amici dello staff di supporto che ti danno quella forza necessaria per avere la giusta determinazione e per concludere ciò che hai iniziato - commenta Luca Mancuso - Per questo motivo li ringrazio e li stringo in un caloroso abbraccio. Organizzare questa impresa sportiva ha richiesto tanto impegno e la sua realizzazione è stata possibile grazie al contributo degli sponsor e al coordinamento fra gli Enti».