«Scaduto». Questo il messaggio di chi, ieri notte, ha tappezzato la città con manifesti recanti la foto del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, è l’invito, l’ennesimo, ad andare a casa dopo l’inchiesta della Dia che lo vede coinvolto con la moglie, la consigliera regionale di Fi, Monica Paolino, il fratello, Nello Maurizio Aliberti, la segretaria generale del Comune, Immacolata Di Saia, e lo staffista dell’ente di Palazzo Mayer, Giovanni Cozzolino.
Manifesti abusivi, segnale di un clima pesante in città che va oltre la politica. «Continua la escalation di volgarità di chi in questi anni ha usato solo violenza contro la mia persona, senza mai confrontarsi sul piano politico, pur di costringermi alle dimissioni», ha detto il sindaco dopo aver visto il cartello. «Grazie a quanti, anche in privato, amici o nemici, mi hanno sempre dimostrato la loro vicinanza». Vicinanza al sindaco è arrivata anche dalla maggioranza: «Si dimettano. L’avversario in politica si batte con idee e non con una sterile “caccia all’uomo”».
Redazione Sa