"I pentiti si contraddicono": omicidio Vassallo, Cagnazzo presenta ricorso

L'ufficiale dei carabinieri, coinvolto nell'inchiesta della Procura, si è rivolto alla Cassazione

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Pollica.  

"Contraddizioni nei racconti" e "profili di illogicità": sono alcune delle contestazioni con le quali il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo ha fatto ricorso in Cassazione contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere di cui risulta destinatario nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Angelo Vassallo.

L'ufficiale dell'Arma, attraverso il proprio avvocato Ilaria Criscuolo, ha chiesto di ribaltare la decisione del gip e del tribunale del Riesame di disporre la custodia in carcere, dopo l'ultima svolta investigativa dei pm di Salerno. 

 

Oltre Cagnazzo, tra gli indagati ci sono l'altro carabiniere Lazzaro Cioffi, l'imprenditore Giuseppe Cipriano e l'ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, tutti accusati di aver avuto un ruolo nell'organizzazione del delitto e nel depistaggio delle indagini perché Vassallo aveva scoperto un giro di droga gestito dagli indagati ad Acciaroli e lo avrebbe denunciato di lì a poche ore. Oltre Cagnazzo, anche Cioffi ha presentato ricorso in Cassazione.