Terremoto in Regione, nuovo avviso di garanzia per il consigliere Cascone

Il presidente della Commissione rimette a De Luca le deleghe a infrastrutture e mobilità

terremoto in regione nuovo avviso di garanzia per il consigliere cascone
Salerno.  

"Il mio avvocato ha ricevuto una nuova notifica, un’accusa aggiuntiva a quelle già ricevute, questa sicuramente più brutta ed infamante. Continuo ad avere massima fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti perché credo profondamente negli uomini e nel ruolo delle Istituzioni cardini del nostro Stato. Aspetto fiducioso che facciano serenamente il loro lavoro, con la certezza di non aver fatto nulla di quello che mi viene contestato". Comincia così il messaggio con il quale il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della Commissione Trasporti e Urbanistica in Regione, annuncia la ricezione del nuovo avviso di garanzia da parte della Procura di Salerno.

L'inchiesta sui presunti appalti truccati e la commistione tra affari e politica sotto la lente d'ingrandimento della magistratura, si arricchisce di una nuova puntata che crea l'ennesimo terremoto in Regione Campania.

"In un romanzo si citava il famoso proverbio “male non fare, paura non avere”, che è un mantra che -in queste ore - bussa insistente nella mia testa, per ricordarmi sempre le coordinate etiche con cui ho affrontato sempre il mio ruolo pubblico ed il mondo circostante; ma purtroppo non è questo il caso: comincio ad avere paura, per me, per la mia famiglia, per le mie figlie perché quello che mi sta accadendo è a dir poco surreale", le parole affidate ai social da Cascone.

"Le mie più grandi preoccupazioni sono per loro: i miei affetti; non saprei come spiegare loro perché sia giusto che il padre sta attraversando una tragedia per aver provato a lavorare per il bene della comunità", ha aggiunto il presidente della commissione regionale. 

Poi l'annuncio: "Ho rimesso al Presidente De Luca, informandolo sui fatti, la delega alle infrastrutture della mobilità, perché le attuali condizioni non mi consentono più di svolgere serenamente il mio lavoro".