Mercato San Severino, opere pubbliche ferme al palo

La denuncia del consigliere comunale del Pd, che sottolinea il fallimento dell'amministrazione

Mercato San Severino.  

Opere pubbliche ferme al palo, arriva la denuncia di Fabio Iannone, consigliere comunale del Partito democratico. “Ancora una volta – afferma Fabio Iannone – sono costretto a denunciare il fallimento dell’attuale amministrazione comunale. Da anni, sono ferme al palo lavori pubblici più volte annunciati da chi governa. Ecco quali sono. Il “Pru”, Piano di recupero urbano, che riguarda anche il quartiere “Regina Pacis”, è bloccato da anni. La nuova scuola media inferiore della frazione Piazza del Galdo, resta nel libro dei sogni e, col nuovo anno scolastico ormai imminente, gli studenti, i docenti e il personale, saranno costretti a restare nell’attuale sede, una palazzina certamente non confortevole per gli scopi didattici.

Per la realizzazione della “Casa del Pellegrino”, prevista nella frazione Ciorani, che dovrebbe accogliere i turisti diretti alla Casa-madre dei Padri liguorini e redentoristi, ci vorrebbe un…miracolo, è proprio il caso di dire!”. L’elenco delle opere incompiute prosegue. “E che dire - aggiunge Fabio Iannone - del nuovo palazzetto dello sport previsto in città? Ricordo che nell’area individuata per la costruzione del nuovo palasport, fu installato anche il cartello relativo al progetto, poi rimosso. I lavori di riqualificazione dello stadio comunale “Superga”, chiuso ormai da due anni, sono appena iniziati e poi si sono subito fermati.

Così, le nostre squadre di calcio, tra cui il Pandola che ha vinto l’ultimo campionato di I categoria e che oggi milita in Promozione, sono costrette ad allenarsi e a giocare in strutture di altri Comuni, sostenendo ulteriori costi e disagi logistici. I campetti di calcio a S.Angelo e a Costa non sono utilizzabili perché fatiscenti e i relativi lavori di recupero non sono mai iniziati”. “Anche sui lavori pubblici – chiude Fabio Iannone – l’amministrazione comunale è ferma al palo, dando prova di cattiva amministrazione, di cattiva programmazione e di pessima conduzione della cosa pubblica, insomma di fallimento.

Siamo stanchi di evidenziare le carenze di chi ci governa. Invito il sindaco e l’amministrazione a mettersi da parte, a dimettersi, per lasciare spazio a chi vuole dar vita a una nuova fase di sviluppo per una città vivibile ed accogliente che, invece, ora è ridotta a un quartiere-dormitorio”.  

 

Massimiliano Grimaldi