Ospedale Cava de' Tirreni, i dubbi di Cava5Stelle Libro Bianco

"Quale futuro ci attende?"

Cava de' Tirreni.  

Si è tebuto il 3 settembre si è tenuto un tavolo tecnico sul nosocomio metelliano, al quale ha partecipato anche una reppresentanza dell'associazione Cava5Stelle-Libro Bianco.

"Noi dell’associazione Cava5stelle – Libro Bianco, a seguito di nostra richiesta, accolta con favore da Sindaco Sevalli, abbiamo avuto modo di partecipare al tavolo con il nostro rappresentante Dott. Maurizio Di Domenico".

A nostro avviso, cosa che si è fatta rilevare anche al tavolo, va evidenziata l’assenza dell’interlocutore principale, quando si parla di Sanità, la Regione Campania. Infatti non era presente al tavolo nessun rappresentante di quest’ultima.

Numerosa è stata la presenza dei sindacalisti rappresentati delle maestranze del Nostro Ospedale. Questi ultimi, nel descrivere l’attuale situazione del nosocomio, hanno evidenziato una serie di problemi: personale medico ed infermieristico sottoposto a turni massacranti (si parla di 96 ore settimanali contro le 48 da contratto collettivo) con gravi rischi per la sicurezza sanitaria degli utenti finali (ovvero i cittadini cavesi), oltre a forti esborsi per gli straordinari che gravano sui bilanci dell'azienda ospedaliera. La soluzione sarebbe l'assunzione di nuovi operatori, ma il blocco del turn-over rende impraticabile questa strada.

Il Dr. Maurizio Di Domenico, esperto del settore sanità dell'associazione Cava5Stelle - Libro bianco ha evidenziato che il nostro ospedale va incontro ad una lenta eutanasia burocratico-amministrativa, ad esempio entro la fine dell'anno andranno in pensione 2 ginecologi, mettendo in forse la sopravvivenza del reparto di ginecologia ed entro il prossimo anno andranno probabilmente in pensione 2 chirurghi su 6.

Il direttore Viggiani ha risposto che sarà garantita la continuità del reparto ginecologia ed ostetricia, come degli altri reparti, con il ricorso a medici privati in convenzione (senza specificare il costo di tale operazione). Il direttore ha difeso il suo operato, ribadendo il fatto di essere riuscito a mantenere aperti tutti i reparti dell'ospedale, anche chiedendo un grande sacrificio agli operatori, paventando la chiusura dei reparti qualora il personale non fosse più disponibile a reggere tali turni massacranti. È sembrata evidente la carenza di prospettive e di un progetto organico per il Nostro Ospedale nel quadro del settore sanitario a livello regionale.Quale futuro ci attende?

 

L'associazione Cava5Stelle - Libro bianco non fa mistero della gravità della situazione (l'ospedale resta a zero posti letto), ma dal tavolo del 3 settembre coglie anche alcuni interessanti spunti di riflessione.

È necessaria una continuità del tavolo tecnico, coinvolgendo anche le autorità regionali, compreso il futuro commissario alla sanità, che in maniera programmatica devono confrontarsi con le istanze della città. 

 

L'associazione e' l'unica, insieme agli operatori del comparto ospedaliero, che continua ad urlare i propri timori per questa situazione insostenibile ed a proporre qualcosa di fattibile e fattivo.

Ci dispiace dover rilevare che gli organi di stampa presenti hanno passato sotto silenzio l'intervento della nostra associazione. Ciò non fa altro che evidenziare quanto le proposte del Cava5stelle Libro Bianco siano fuori dal coro e non allineate alla sudditanza di sistema, cosa che è, per noi, motivo di orgoglio.

 

Redazione Sa