Il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza la variante urbanistica sollecitata dal Comune di Cetara per la realizzazione di 30 nuovi appartamenti vista mare. In aula è stata comunque bagarre con le forze di opposizione che hanno contestato fermamente l'intervento.
Cammarano (M5S): "Edificazione dannosa ed inutile"
Dura la presa di posizione del Movimento 5 Stelle. “Cambiare il Piano Urbanistico Territoriale di Cetara per costruire 43 mila metri cubi di alloggi privati in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, che comporta l’inedificabilità assoluta, con l’avallo dal Consiglio e dalla Giunta regionale, è gravissimo. Un'edificazione dannosa e inutile con un impatto possente sull’eccezionale territorio della Costiera amalfitana, di straordinario valore, patrimonio mondiale Unesco. Nuovo cemento che non può che aggravare il rischio idrogeologico di un'area fragile come quella della Costiera”, ha denunciato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano. “Il PUT della Penisola sorrentino-amalfitana, pur essendo stato approvato con legge regionale, è a tutti gli effetti un Piano Paesistico come più volte affermato dalla Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimi articoli di leggi regionali in deroga al PUT. È necessario quindi un provvedimento motivato del Ministero della Cultura, a cui fa capo costituzionalmente la tutela del paesaggio. Oggi il Consiglio Regionale si è assunto la responsabilità di approvare una variante sulla base di un Progetto i cui pareri sono tutti ancora da acquisire. La cementificazione programmata appare inoltre illogica, considerato che Cetara ha perso negli ultimi anni circa 400 residenti (a fine 2022 gli abitanti superano di poco le 2.000 unità) a fronte di previsioni del PUC che li stimano in almeno 2400 unità per giustificare un eventuale intervento di nuova edilizia. Mi chiedo quindi quali logiche stiano dietro a questa traumatica cementificazione nel cuore della Costa d’Amalfi Patrimonio dell’Umanità”, conclude Cammarano.
Per il capo dell'opposizione Stefano Caldoro "non è opportuno realizzare abitazioni in un'area a tutela ambientale". Il collega Aurelio Tommasetti, inoltre, ha sottolineato che "a Cetara non vi è nemmeno un'esigenza abitativa tale da richiedere nuove costruzioni".
Frizioni tra le opposizioni, M5S contro centrodestra
Ma il caso Cetara ha creato frizioni anche tra le stesse forze di opposizione. “Assistiamo ancora una volta all’insostenibile ipocrisia del centrodestra che in Aula pontifica sulla necessità di impedire lo scempio che si prospetta nel Comune di Cetara e dall’altro lato sceglie di non votare contrariamente all’opera che consentirà il passaggio della variante al piano paesaggistico. L’espressione della nostra volontà invece è chiara, no alla cementificazione selvaggia in un territorio così fragile. La ricostruzione di Grimaldi è del tutto errata, i consiglieri del centrodestra erano seduti in Aula al momento della votazione e questo non lasciava trasparire una posizione orientata al non voto. Se avessero voluto esprimere una supposta contrarietà in altro modo avrebbero potuto comunicarla, cercare un coordinamento con gli altri membri dell’opposizione e uscire dall’Aula. La verità è invece un’altra, il centrodestra, che a livello nazionale affossa un provvedimento come il Superbonus, in regione lascia campo libero alla maggioranza e alle lobby del cemento dimostrando di essere il miglior alleato di De Luca”. Dichiarano i consiglieri regionali del gruppo M5S, Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello.
Arturo Scotto (PD): "Interrogazione su consumo del suolo in Campania"
Ma il caso arriverà anche in Parlamento. Arturo Scotto, coordinatore di Articolo 1 e deputato Pd, ha annunciato un'interrogazione parlamentare. "Mentre il consiglio regionale della Campania autorizza il via libera definitivo alla variante Put che consentirà a Cetara, nel cuore della Costiera Amalfitana, la costruzione di 43mila metri cubi di alloggi in un’area sottoposta a vincoli e massima tutela, ho depositato un’ interrogazione parlamentare al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano su questa ennesima vicenda di consumo di suolo in Campania", si legge in una nota diramata da Scotto. "La giunta comunale, dopo vari tentativi, ha individuato nell’area alle pendici del poggio Cappella del Popolo, a monte del nucleo urbano di Cetara, l’area per realizzare questa imponente colata di cemento. Si tratta di un sito che era catalogato dal Put come area A1, ovvero a tutela dell’ambiente naturale di primo grado. Da qui la decisione di approvare addirittura questa variante in consiglio Regionale, in spregio delle leggi, dei vincoli e delle denunce arrivate da moltissime associazioni ambientaliste. A Cetara i residenti stanno diminuendo di anno in anno. Non c’è alcuna necessità di costruire nuove case, si contribuisce soltanto a deturpare l’ambiente e a realizzare immobili che finiranno per diventare nuove strutture ricettive. Per questo ho chiesto al Ministro quali iniziative – per quanto di sua competenza – intenda intraprendere e se non ritenga necessario un approfondimento dei pareri tecnici ambientali preventivi posto che siamo dinnanzi ad un sito di elevatissimo interesse oltre che con un forte rischio idrogeologico”.
Villani (M5S): "Cementificazione programmata è illogica"
Sul caso è intervenuta anche la coordinatrice del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno, Virginia Villani. "Il Movimento 5 Stelle si dimostra l’unico argine al partito del cemento. Lo abbiamo visto oggi in Consiglio regionale con l’approvazione per costruire 43 mila metri cubi di alloggi in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. La variante approvata ha dunque un impatto possente sull’eccezionale scenario paesaggistico della Costiera amalfitana, di straordinario valore, parte della cornice verde che racchiude il centro storico, circondato dai terrazzamenti e dagli alberi di ulivi e limoni. Non a caso il PUT individua la zona come 1° di massima tutela naturale e ne impone la inedificabilità". A denunciarlo è la coordinatrice del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno, Virginia Villani. “La cementificazione programmata appare inoltre illogica, considerato che Cetara ha perso negli ultimi anni circa 400 residenti (a fine 2022 gli abitanti superano di poco le 2.000 unità) a fronte di previsioni del PUC che li stimano in almeno 2400 unità per giustificare un eventuale intervento di nuova edilizia. Su un territorio così fragile e con una drastica diminuzione dei residenti, realizzare nuovi alloggi significherebbe solo mettere a rischio quell’area e sfregiare un Patrimonio UNESCO. Inoltre, visto questo spopolamento mi chiedo, poichè non sussistono ragioni demografiche sufficienti a giustificare il progetto, quali logiche stanno dietro a questa traumatica cementificazione nel cuore della Costa d’Amalfi Patrimonio dell’Umanità? Il valore degli immobili in Costiera ha dei trend in crescita. Sarà edilizia con costi popolari o si rischia di svendere il territorio a grandi gruppi di interesse?’”, conclude Villani.
Contrarie al progetto anche le associazioni ambientaliste che, dopo aver diffidato il Consiglio regionale, sono pronte ad ulteriori barricate.