Parchi chiusi a Salerno, la maggioranza va in frantumi

Scontro politico in commissione Statuto e Regolamenti, chiesta la revoca del provvedimento

parchi chiusi a salerno la maggioranza va in frantumi
Salerno.  

L'ultima ordinanza firmata dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli ha aperto una nuova crepa all'interno della maggioranza consiliare. La decisione del primo cittadino di chiudere fino al 3 dicembre tutti i parchi, le ville e i giardini comunali recintati, ha scatenato la reazione di 13 consiglieri che compongono la commissione Statuto e Regolamenti che hanno “impugnato” il provvedimento, chiedendone l'immediata revoca. Il presidente facente funzioni Leonardo Gallo, ha definito la misura “contraria alle esigenze dei cittadini ed in particolare delle persone disabili o con problematiche intellettive, che hanno la necessità di usufruire di spazi all’aperto, sicuri e silenziosi”. Su 16 presenti, ben 13 consiglieri di maggioranza e opposizione, si sono detti favorevoli alla revoca dell’ordinanza del sindaco di Salerno. «È incredibile come si chiudano i parchi e le ville comunali - ha commentato il consigliere Corrado Naddeo - e poi si lasciano aperte attività commerciali al chiuso e aperte alla fruizione dei cittadini. Se questo provvedimento fosse giustificabile, allora andrebbero chiusi anche il corso Vittorio Emanuele ed il centro storico». Contrari all'ordinanza anche i consiglieri Giuseppe Ventura, Antonio D’Alessio, Gianpaolo Lambiase, Dante Santoro, Domenico Ventura e Roberto Celano, mentre hanno difeso la scelta del sindaco i consiglieri Felice Santoro e Veronica Mondany. “Al termine della discussione - si legge in una nota - non essendo emersa alcuna obiezione da parte dei consiglieri Horace Di Carlo, Antonio Carbonaro, Antonio Cammarota, Luca Sorrentino, Giuseppe Zitarosa, Fabio Polverino e Antonio Fiore, nonostante la sollecitazione del presidente Gallo, lo stesso ha confermato la richiesta di revoca dell’ordinanza, che è stata protocollata e immediatamente trasmessa al gabinetto del primo cittadino”.