De Luca, sanità: "Un miracolo l'uscita dal commissariamento"

Firma un decreto da oltre 11 milioni per Cava e sulle "Sardine": «Movimento positivo e fresco»

Cava de' Tirreni.  

«L’aver concluso la fase del commissariamento è un miracolo doppio perché abbiamo dimostrato efficienza ma anche un rigore spartano nella gestione dei conti. Un traguardo che ci consente di camminare a testa alta in Italia e di mandare anche un messaggio affettuoso a Salvini». La stoccata al leader della Lega, Vincenzo De Luca, governatore campano, l'ha lanciata da Cava de' Tirreni dove questa mattina ha partecipato alla firma del protocollo che garantisce oltre 11milioni di euro per cambiare volto alla città metelliana. «È un giorno importante per questa città», ha sottolineato con orgoglio De Luca che ha voluto fortemente presenziare alla firma del decreto. «Ho voluto firmare qui questo protocollo perché Cava è una piccola capitale, per la sua storia, per la sua civiltà, per la qualità della sua amministrazione», ha spiegato il governatore campano nel suo intervento, affiancato dal primo cittadino Vincenzo Servalli e dall’assessore all’Urbanistica metelliana, Giovanna Minieri.  Il progetto consentirà di realizzare due parchi a Santa Lucia e San Pietro negli spazi che per anni hanno ospitato. Saranno, inoltre, recuperati il castello e l'eremo di San Martino, verrà recuperato il Parco Dieci Mari, saranno realizzati un museo della ceramica e un museo interattivo dei Longobardi e sarà realizzata un’app per mettere in rete le varie iniziative.

Sia durante l’intervento che a margine non sono mancate altre stoccate politiche da parte di De Luca. Il governatore ha affermato che «le nostre famiglie e le nostre imprese contano più delle bandiere di partito» e che «se c’è un governo che funziona e produce risultati va sostenuto, se no ognuno fa le sue scelte». Rispondendo, poi, a chi gli chiedeva del movimento delle Sardine che venerdì scenderanno in piazza anche a Salerno, De Luca ha risposto: «Credo che sia un movimento positivo e fresco. Pongono due questioni: svelenire il dibattito pubblico del nostro Paese e parlare dei fatti, cose concrete, non ideologismi. Entrambe queste esigenze che pongono sono, per quel che mi riguarda, ampiamente condivisibili».